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Querele ai giornali, Frattura rinuncia alla causa. Ma il compenso dell’avvocato lo pagano i molisani

La precedente Giunta Iorio aveva delegato l’avvocato Fimmanò per la presunta campagna di diffamazione contro la Regione

CAMPOBASSO. La Regione rinuncia alle vecchie querele, ma non al compenso per l’avvocato. E a pagarlo, nel Molise di tutti, saranno tutti i molisani. Ma facciamo un passo indietro per capire di cosa si sta parlando. La precedente Giunta regionale, con Michele Iorio presidente, aveva portato in tribunale il quotidiano Nuovo oggi Molise per una campagna di diffamazione contro la Regione, richiedendo il risarcimento dei danni subiti. Ma non solo, aveva deciso di procedere anche contro le testate e i singoli giornalisti che diedero amplificazione e diffusione di notizie denigratorie riportate dal quotidiano nei confronti dell’ente stesso. In questo caso, ci andò di mezzo la Rai, ‘colpevole’ di aver ospitato il quotidiano dell’allora editore Giuseppe Ciarrapico nella rassegna stampa del Tgr. A oltre quattro anni di distanza, con la delibera n.275 del 17 giugno 2013, l’attuale Giunta targata Frattura ha deciso di rinunciare al giudizio pendente presso il Tribunale di Cassino ma, allo stesso tempo, di procedere all’eventuale erogazione dei compensi all’avvocato di parte. La causa contro la Rai e il Nuovo oggi Molise era stata affidata al professor Francesco Fimmanò. E oggi, nonostante la Regione abbia rinunciato alla causa, l’avvocato va ricompensato. Naturalmente con i soldi dei molisani.

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