Biancocelesti mai pericolosi contro i marchigiani, che liquidano la pratica nei primi 35 minuti
JESINA (4-4-2):
Tavoni; Campana, Tafani, Tombari, Cardinali M. ; Giansante (28’ st Strappini S.), Berardi, Strappini M., Rossini (47’ st Biastianelli); Pierandrei, Mbaye (34’ st Sassaroli ng). A disp.; Giovagnoli, Tullio, Ambrosi, Silvestrini, Remedi, Iazzetta. All. Bacci
ISERNIA (4-5-1): Navarra, Corbo, Maresca, Pepe , Panariello; Fontana, Ballarano (24’ st Morgillo), Colasante (14’ st Sorgente), Spasiano, Galano (28’ st Manocchia); Riccardi. A disp. Di Nenno, Petrocello, Lucchelli. All. Scaglianrini ARBITRO: Saccenti di Modena RETE: 8’ pt Strappini, 35’ pt Rossini NOTE: spettatori 500 circa; angoli 4-1; Ammoniti: Fontana, Pepe, Berardi
JESI. Nulla da fare per l’Isernia versione simil juniores proposta da mister Scagliarini: a Jesi finisce 2-0 per i padroni di casa, che chiudono la gara già nel primo tempo. I biancocelesti, privi del bomber Panico squalificato, non impensieriscono i marchigiani e restano terzultimi a 7 punti. Da domani, tuttavia, la squadra potrebbe ritrovare l’allenatore Santo Mazzullo, in queste settimane rientrato a Catania in attesa di chiarimenti da parte della società. Il mister domani avrà un incontro con il direttore sportivo Dino Pietrangelo: difficile fare previsioni al momento, ma far tornare Mazzullo dalla Sicilia solo per fargli riprendere la sua roba appare ipotesi estremamente improbabile. Da indiscrezioni pare che l’Isernia abbai finalmente intenzione di perfezionare l’esonero dell’ex tecnico Giovanni Renna e permettere così a Mazzullo di sedere in panchina senza problemi. Da chiarire, a quel punto, quale sarà il futuro del vice Scagliarini, che con il mister aveva avuto un duro scontro verbale proprio da queste colonne. Ma torniamo alla partita: Jesina in vantaggio dopo soli 8 minuti con il capitano Strappini, che riceve la sponda di Mbaye e insacca colpendo prima il palo. Possesso palla tutto per i marchigiani, che al 28′ sfiorano il raddoppio, centrato solo sette minuti dopo grazie a un’ingenuità di Corbo, che tardava un rinvio permettendo a Rossini di carpire il pallone e battere il portiere, in uscita, con un tocco morbido. La pioggia, nel secondo tempo, ha reso il terreno quasi impraticabile: nessuna particolare emozione, con gli ospiti mai pericolosi e la Jesina che si fa vedere con qualche azione personale, soprattutto di Rossini. Salvezza sempre più difficile per i biancocelesti, che hanno decisamente bisogno di rimediare al vuoto lasciato da giocatori quali Tufano e Rima.