Ieri l’assemblea pubblica a seguito della quale il Comitato “Dissesto fronte nord” chiede un incontro al governatore. Non si esclude il ricorso alle vie legali


CIVITACAMPOMARANO. Sono trascorsi oltre venti mesi dagli eventi franosi, ma la popolazione ancora attende soluzioni.

Si tratta del dissesto idrogeologico che ha colpito il comune di Civitacampomarano nel marzo del 2017, a seguito del quale furono sgomberati il Comune e un altro immobile di proprietà dell’ente, 24 persone, 14 prime case, 8 seconde abitazioni, 11 pertinenze e un’attività professionale.

Ieri si è tenuta, su input del Comitato “Dissesto fronte nord di Civitacampomarano”, un’assemblea pubblica finalizzata alla promozione di azioni volte all’ottenimento di risposte concrete da parte delle istituzioni preposte.

Ed ecco che è stata formalmente reiterata una richiesta di incontro urgente con il presidente della Regione Molise Donato Toma, in qualità di Commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico, ma anche con il sindaco del paese “per ottenere interventi che consentano ai cittadini coinvolti negli effetti della frana di non perdere i finanziamenti disponibili”.

Al fronte del silenzio il Comitato – stando ad una nota riportata dall’Ansa – “si riserva ogni azione di autotutela democratica e giudiziaria”.

 

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