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Sui diritti costituzionali non si tratta: l’autonomia differenziata è la secessione dei diritti

di Marilena Ferrante

CAMPOBASSO. Il seminario organizzato martedì 14 maggio a Campobasso presso l’IIS “ Pertini ” dall’Associazione Proteo Fare Sapere, dalla FLC CGIL Molise, da Uniti per la Costituzione e dall’Unione degli studenti ha visto una numerosa ed attenta partecipazione di docenti, ATA e di cittadini.

Sergio Sorella, Presidente nazionale Proteo Fare Sapere, ha introdotto i lavori richiamando la necessità di aprire un dibattito ed un approfondimento sul tema dell’autonomia, a partire da quella scolastica, insistendo sull’aumento del divario tra Nord e Sud che vede il Molise al primo posto tra le regioni che si spopolano. La scuola deve scegliere tra mercato o democrazia ed eludere le soluzioni neoliberiste animate da idee individualiste e secessioniste.

Il primo intervento, curato da Mario Ricciardi, docente di diritto del lavoro all’Università di Bologna., ha posto l’attenzione sulla mancanza di un dibattito serio e di merito sul tema dell’autonomia differenziata, determinato dal tentativo di alcune regioni ( in particolare Veneto e Lombardia) di arrivare a prendere sempre più risorse statali ed acquisire una serie di poteri legislativi che la stessa Costituzione non prevede. Forzature dei più ricchi finalizzate a frantumare l’unità nazionale con evidenti conseguenze sul reclutamento, sulle retribuzioni, sull’organizzazione del personale scolastico e, soprattutto sulla gestione delle entrate tributarie.

Michele Barone dell’Associazione Uniti per la Costituzione, ripercorrendo lo spirito che ha animato i costituenti nella formulazione dell’articolo 5 della Costituzione (riconoscimento dell’autonomia nell’ambito dell’unitarietà dello stato e dei diritti riconosciuti) ha rilevato la necessità di applicare il criterio della progressività del carico tributario, sollecitando ad una riflessione ed a una presa di coscienza sui pericoli insiti nei progetti di autonomia differenziata.

Oriana Leone, dell’Unione degli studenti ha ribadito la contrarietà degli studenti a tali progetti che negano il diritto allo studio, sempre più messo in discussione anche in Molise, per affermare una sempre più decisa e intensa mobilitazione per una scuola di qualità.

E’seguito un interessante dibattito a più voci nel corso del quale sono state evidenziate le responsabilità politiche che hanno determinato l’attuale situazione, sono stati affrontati i nodi strutturali delle difficoltà nelle quali si trova la scuola molisana ed è stata espressa la necessità di insistere su iniziative di approfondimento del tema e di mobilitazione per contrastarne gli effetti a partire dalla raccolta di firme organizzata dai sindacati unitariamente.

Ha concluso i lavori Giuseppe La Fratta, Segretario regionale della FLC CGIL Molise, che nel riassumere le questioni al centro dell’iniziativa sindacale, ha rilevato il fatto che finalmente si è entrati in una discussione di merito su una questione centrale per il destino della nostra società ed in particolare per quello più fragile del Molise. Pertanto ha ribadito che occorre continuare nella mobilitazione anche attraverso momenti di confronto e di approfondimento come quelli odierni, per rilanciare il ruolo che la scuola – luogo di inclusione e accoglienza- deve avere per lo sviluppo democratico della nostra società

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