Permangono le differenze d’opinione sul documento previsionale 2017-2019 impugnato dai consiglieri di minoranza Onorato, Formichelli, Di Luozzo e Di Baggio. In Consiglio la lettura di un documento della federazione Dem. Replica piccata del sindaco: “Rispettato quanto deciso dai giudici amministrativi”
ISERNIA. Il Consiglio comunale di Isernia, di scena questo pomeriggio, s’infiamma sulla questione del bilancio di previsione 2017-2019, la cui approvazione è stata annullata dal Tar con sentenza n. 162/2018, su impugnativa dei consiglieri d’opposizione Fabia Onorato, Rita Formichelli, Enzo Di Luozzo e Roberto Di Baggio.
Ad apertura dei lavori, immediato l’intervento della consigliera del Pd Fabio Onorato che legge un documento, condiviso dalla federazione isernina del partito, con il quale si stigmatizza la decisione dell’amministrazione di procedere ad una nuova approvazione del bilancio di previsione, senza modifiche. E che chiede un intervento da parte di Prefettura e Corte dei conti, affinché si vigili sul rispetto della senza del tribunale amministrativo.
“Alla luce della sentenza del Tar Molise – recita la nota, che poi verrà depositata agli atti – la federazione del Partito Democratico di Isernia esprime grande preoccupazione e perplessità nei confronti della linea che sta seguendo l’amministrazione in carica per procedere a riapprovare quel bilancio, sic et simpliciter dopo un anno. Riapprovarlo a distanza di un anno, ad esercizio 2017 ormai concluso, sul piano contabile e giuridico renderebbe nulla la partecipazione e vano il controllo dei consiglieri comunali che il Tar ha, invece, riconosciuto come incomprimibile”.
La nota definisce il ricorso presentato da parte della minoranza quale “immancabile epilogo”, al fronte di una serie di richieste proposte dai consiglieri ricorrenti.
Dunque, l’osservazione: “Ci aspettiamo ora una seria riflessione e una profonda autocritica – legge Onorato – da parte del sindaco d’Apollonio, in virtù dell’onestà intellettuale che lo contraddistingue. Per di più alla luce del fatto che egli stesso ha sempre fatto della partecipazione il proprio cavallo di battaglia. Riteniamo – ancora l’esponente dem – che le spese di giudizio debbano essere a carico degli amministratori e non della cittadinanza. Vigileremo affinché tutto ciò avvenga secondo le regole”.
E incalza: “No all’approvazione tardiva a colpi di maggioranza che violerebbe sentenza Tar”. Poi l’esortazione: “Invitiamo a vigilare le istituzioni coinvolte, Prefettura e Corte dei Conti, sanzionando eventuali responsabilità di varia natura, giuridiche, erariali e politiche”. Di qui l’annuncio dell’abbandono dell’aula.
Replica a stretto giro, “per amore della verità”, del primo cittadino, per il quale la polemica sarebbe strumentale. “La sentenza – afferma il sindaco – non annulla affatto il bilancio previsione 2017, ma la deliberazione del Consiglio. La sentenza – prosegue – è incentrata esclusivamente sui termini messi a disposizione dei consiglieri. Ho così preso contatti con il prefetto che mi ha consigliato questa via. Noi siamo certi di quanto fatto. Abbiamo fatto ciò che il Tar ci ha chiesto: mettere a disposizione 20 giorni prima i documenti a disposizione dei consiglieri. E non sono giunti emendamenti. Respingo ogni accusa d’arroganza – conclude – Anzi, vedo un atteggiamento pretestuoso”.
A rigettare le accuse di atteggiamento pretestuoso è così il consigliere Di Luzzo: “Non accettiamo nel modo più assoluto l’arroganza di dire noi abbiamo i numeri e procediamo così – dice con veemenza – Abbiamo più volte avvisato la maggioranza, senza essere ascoltati. Chiediamo più attenzione ai rilievi dell’opposizione”.
La discussione è accesa e in minoranza per il voto rimane solo Mino Bottiglieri del Movimento Cinque Stelle, che comunque vota contro la riapprovazione del documento finanziario.
Il bilancio di previsione 2017-2019 ‘passa’ con 20 voti favorevoli.
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