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Energia, Federico: proroga del superbonus a tutto il 2023, al lavoro per prospettiva quinquennale

Il deputato del Movimento 5 Stelle commenta i contenuti della Nota di aggiornamento al Def che il Consiglio dei ministri sta per approvare


CAMPOBASSO. “La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def) ha confermato la proroga del Superbonus 110% almeno fino a tutto il 2023. È una decisione che certifica la centralità delle soluzioni e dei temi posti dal Movimento 5 Stelle”.

Così il parlamentare M5S Antonio Federico commenta i contenuti della Nota di aggiornamento al Def che il Consiglio dei ministri sta per approvare.

“Il lavoro continuo nelle Commissioni preposte e il nostro appello a prorogare il Superbonus – spiega Federico – ha trovato giusta e necessaria risposta. Nel testo della Nota, infatti, si legge che il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà il rinnovo di svariate misure di rilievo economico tra cui quelle relative all’efficientamento energetico degli edifici. D’altronde, anche tecnici e imprese del settore edile hanno sempre chiesto l’estensione della misura in quanto necessaria alla ripresa del Paese agendo in maniera positiva su ambiente, consumi e occupazione. Con il Superbonus, infatti, portiamo avanti il processo di transizione ecologica cominciato con il Conte II grazie ad una delle politiche energetiche più importanti e innovative finora messe in campo”.

“La proroga – continua il deputato – è anche un atto dovuto nei confronti dei milioni di famiglie che stanno beneficiando e beneficeranno della maxi-agevolazione. Persone che, con i lavori di efficientamento, risparmieranno anche in bolletta, aspetto non secondario a maggior ragione in questo periodo di difficoltà. Proprio contro il caro bollette, servono interventi strutturali. Ebbene, puntare sull’efficienza energetica, stabilizzando il Superbonus e promuovendo le comunità di energia rinnovabile, è il modo ‘strutturale’ più efficace per abbattere i costi dell’energia e frenare il caro bollette. Se, infatti, avessimo anticipato la transizione energetica e ridotto la dipendenza da fossili e gas, come il Movimento chiede dal 2013, ora non ci troveremmo in situazione di sostanziale dipendenza dalle fossili. E allora, invece di sottolineare che la transizione ecologica ha un costo, credo sia più importante ribadire che è l’inattività a costare cara, in termini economici, ambientali e di salute”.

“Ad ogni modo – termina Antonio Federico – accogliamo con favore la risposta del Governo sulla proroga del Superbonus, ma siamo già al lavoro affinché la misura abbia una prospettiva almeno quinquennale. In attesa di conoscere tutti i dettagli della Nadef, continuiamo a lavorare per coniugare ripresa economica, riduzione delle emissioni di gas serra, salvaguardia dell’ambiente e della nostra salute. Per costruire un futuro sostenibile e rispettoso dei nostri territori”.

 

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