HomeSenza categoriaAddetto alla comunicazione ‘al ribasso’, la Sea revoca il bando

Addetto alla comunicazione ‘al ribasso’, la Sea revoca il bando

Dopo le accese polemiche sui contenuti dell’avviso pubblico per la ricerca di un giornalista incaricato di promuvere la nuova campagna di raccolta differenziata, da retribuire con 5mila euro l’anno


CAMPOBASSO. Indagine di mercato per l’affidamento dell’incarico di ‘Addetto alla comunicazione esterna’, la polemica per i contenuti del bando pubblicato dalla Sea per la ricerca di un giornalista ‘al ribasso’ per promuovere tra i cittadini di Campobasso il nuovo corso della raccolta differenziata, induce la municipalizzata a ritirare il bando.

“Preso atto delle criticità riscontrate – questa la posizione ufficiale del vertice della Sea – in merito all’indagine di mercato per il servizio di comunicazione esterna, nutrendo massimo rispetto per l’Ordine dei Giornalisti e per il lavoro dei suoi iscritti, ha deciso di procedere alla revoca del bando pubblicato sul sito ufficiale. Si informa, inoltre, che la necessità del reperimento della figura richiesta dal bando sarà oggetto di un riesame da parte della struttura amministrativa della società”.

La comunicazione ufficiale sulla sospensione dell’avviso è arrivata questa mattina, dopo la sollevazione della categoria sui contenuti dell’avviso e sull’importo che la Società ecologia e ambiente si era dichiarata disposta a spendere: 5mila euro. Non al mese, ma all’anno. Importo peraltro passibile di ribasso, perché ai partecipanti all’avviso pubblico era richiesta la presentazione di un progetto. Al miglior offerente. Criterio evidentemente ritenuto più importante della professionalità da spendere.

A far drizzare le antenne a tanti anche un requisito discutibile. O ‘sospetto’. Almeno un anno di esperienza come ‘addetto alla comunicazione’, presso enti, aziende o per proprio conto. Dettaglio quest’ultimo che lasciava intendere che ognuno era libero di autoreferenziarsi. E che la valutazione successiva dei progetti sarebbe stata assolutamente discrezionale. Un ‘dettaglio’ non da poco, che ha scatenato una ridda di proteste, di commenti indignati o ironici sui social. Dove più di qualcuno ha parlato di bando ‘ad hoc’.

Una vicenda che aveva portato a prese di posizione ufficiali. Quella a dir poco critica del consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Vincenzo Cimino, che ha sollecitato un’ondata di indignazione collettiva. Che non è mancata. “Altro che equo compenso: qui siamo alla follia più totale – ha dichiarato Cimino – Da quando in qua si cercano i giornalisti per le indagini di mercato per la comunicazione esterna? Ma vogliono che facciamo marketing? Che scriviamo comunicati, che siamo comunicatori, a 5.000 euro massimo l’anno con una gara al rialzo, al ribasso? Ma stiamo scherzando? E la 150/2000 non è richiamata, come non lo è nessuna norma, come è inesistente un titolo di studio e ciliegino sulla torta: puoi essere praticante”.

Altrettanto dura la posizione espressa dei consiglieri regionali dell’Ordine dei Giornalisti Giovanni di Tota, Enzo Luongo e Pina Petta, che hanno fatto i ‘conti della consulenza’. “In pratica poco più di 400 euro al mese (13 euro al giorno) – hanno rimarcato i tre consiglieri – se non dovessero esserci offerte inferiori; e meno male che sono al netto di Iva (se dovuta). Un avviso, a nostro giudizio, che offende la dignità di ogni lavoratore e non solo quella del giornalista. Sì, perché la Sea per l’affidamento del servizio di comunicazione esterna, chiede, tra gli altri requisiti, l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti. Evidentemente – hanno ironizzato – la Sea ha deciso di inserire tra i propri servizi non solo la raccolta differenziata dei rifiuti ma anche lo smaltimento dei giornalisti”.

I tre consiglieri dell’Ordine hanno poi espresso la loro soddisfazione per la revoca del bando. “Ci auguriamo che in futuro la Sea e tutti gli altri enti, pubblici e non – hanno puntualizzato – possano rapportarsi con gli organismi di categoria (anche se in questa circostanza i sottoscritti consiglieri dell’Odg Molise sono intervenuti individualmente) per procedere alla stesura di avvisi e bandi, per l’affidamento di incarichi a giornalisti professionisti e pubblicisti”.

Sulla questione è intervenuto anche il sindacato dei giornalisti. “La Sea di Campobasso – questa la posizione dell’Asm – ha pubblicato un bando per la selezione di un collaboratore per l’ufficio stampa. Considerato che il bando presenta elementi di incompatibilità con le vigenti norme, anche ordinistiche, il presidente della società Servizi ed ambiente, Stefano Sabatini, ha comunicato all’Associazione della Stampa del Molise che l’avviso pubblico sarà ritirato ed, eventualmente, riproposto dopo opportune modifiche. Il sindacato dei giornalisti del Molise – conclude l’Asm – ringrazia la Sea e il presidente Sabatini per la sensibilità dimostrata, rimarcando la propria disponibilità a fornire qualsiasi consulenza e collaborazione sulla materia”.

Insomma, l’indignazione si è sollevata. E ha ottenuto i suoi frutti. Tutto da rifare per la Sea. Che se vorrà pubblicare un nuovo bando dovrà studiarsi le leggi. Per non trovare un ‘giornalista al ribasso’.

Carmen Sepede

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