HomeSenza categoriaL'Aci aggiorna le tabelle per il rimborso chilometrico

L’Aci aggiorna le tabelle per il rimborso chilometrico

L’Automobile Club d’Italia ha aggiornato come di consueto le tabelle nazionali dei costi di esercizio per auto e moto, molto importanti a livello fiscale per quanti usano i mezzi privati per spostamenti di lavoro


Nella provincia di Isernia, secondo gli ultimi dati, risultano immatricolate 60.463 auto, ma quelle che circolano concretamente sono molte di più, se consideriamo gli spostamenti da e verso i luoghi di lavoro. Questo dato ci serve anche a introdurre un argomento molto specifico, più strettamente legato alle materie fiscali.

L’Aci aggiorna le tabelle. L’Automobile Club d’Italia, più comunemente noto come Aci, ha infatti aggiornato le tabelle che sono utilizzate a livello nazionale per individuare il costo chilometrico di esercizio per autovetture e moto; traducendo in termini più semplici, come si legge nell’approfondimento del portale FissoVariabile, si tratta delle famose tabelle usate per il calcolo del rimborso chilometrico ACI ai fini fiscali per i lavoratori.

Rimborso spese. Come è facile intuire, impiegare la propria auto per spostamenti di lavoro è una pratica comune e diffusa, per la quale è stato necessario prevedere una precisa regolamentazione per la richiesta dei relativi rimborsi delle spese effettuate. Grazie allo strumento messo a punto dall’Aci, è possibile scoprire l’ammontare preventivato dei consumi affrontati dal lavoratore per l’uso della vettura privata per necessità aziendali.

Le novità 2017. Da quest’anno, le tabelle assumono una valenza ancora maggiore dal punto di vista fiscale, perché recepiscono le modifiche introdotte dalla legge n. 232/2016 in materia di trattamento fiscale dei premi di risultato, ai sensi dell’articolo 1, commi 182 e seguenti della Legge n. 208 del 2015. Parliamo della legge di Bilancio 2017, che ha allargato le ipotesi e la misura dell’esenzione fiscale: questo significa che ci sono novità per i fini contributivi anche per il datore di lavoro, nel caso in cui il lavoratore scelga di sostituire il premio in denaro con valori esclusi ai sensi dell’articolo 1, comma 184, della citata legge n. 208/2015.

I fringe benefit. Nello specifico, l’articolo 1, comma 160 amplia l’esclusione dall’applicazione dell’imposta sostitutiva, e dunque l’esenzione, anche per somme e valori che di solito costituiscono in parte fringe benefit (ovvero beni in natura concessi ai dipendenti) relativi ad autoveicoli, motocicli e ciclomotori concessi al lavoratore in uso promiscuo da parte del datore di lavoro.

Come si calcola il rimborso. A livello generale, poi, bisogna ricordare che per le autovetture la determinazione dell’importo che costituisce reddito di lavoro dipendente fa riferimento a un’ipotesi specifica, ovvero il caso in cui siano concessi ai lavoratori in uso promiscuo, cioè anche per impiego personale oltre che lavorativo. Per questa situazione, è previsto che “per gli autoveicoli, i motocicli e i ciclomotori concessi in uso promiscuo, si assume il 30% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15.000 km calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle nazionali elaborate dall’ACI e pubblicate entro il 31 dicembre, con effetto dal periodo d’imposta successivo, al netto degli importi eventualmente trattenuti al dipendente”.

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate. Traducendo ancora una volta dal ‘burocratese’, significa che è possibile determinare in modo del tutto forfettario una retribuzione in natura da assoggettare a tassazione, indipendentemente dagli effettivi costi di utilizzo del mezzo e dalla reale percorrenza che il dipendente effettua con lo stesso veicolo. Altra importante annotazione è quella giunta con la Risoluzione n. 92/E del 30 ottobre 2015 dell’Agenzia delle Entrate, che ha sancito che la “indennità o i rimborsi di spese per le trasferte nell’ambito del territorio comunale, tranne i rimborsi di spese di trasporto, comprovate da documenti provenienti dal vettore, concorrono a formare il reddito”, mentre per le trasferte fuori del territorio comunale sono previsti tre distinti sistemi di tassazione, variabili in ragione del tipo di rimborso (analitico, forfetario o misto) scelto.

Alessia Baldassarre

 

Più letti

Il tombolo alla conquista del mondo: dalla Slovenia a Isernia per...

Sonja Bogataj e Meta Gregorac vengono dalla Idrija Lace School, la più grande e antica del mondo: sono state accolte dalle 'pizzigliare' del centro...
spot_img
spot_img
spot_img