HomeSenza categoriaAdesione all’Egam, Bojano e Campodipietra dicono ‘no’

Adesione all’Egam, Bojano e Campodipietra dicono ‘no’

Le decisioni dei due Comuni portano, come conseguenza prevista dalla legge, al commissariamento. Il sindaco Giuseppe Notartomaso è pronto a fare ricorso e parla di ribellione costituzionale


BOJANO. Sull’Egam la sorpresa è arrivata dal Consiglio comunale di Bojano, sempre più al centro dell’attenzione politica in questi giorni. L’assise, all’unanimità, stavolta ha scelto di non aderire all’Ente di gestione della risorsa idrica molisana. Lo ha fatto dopo che, qualche mese fa, si era espressa con un ‘sì’. Un segnale, forse, dell’allontanamento del sindaco Marco Di Biase dal governatore Paolo Frattura, che fa il paio con i rumors che vorrebbero due assessori esterni, di prossima nomina, vicini a Forza Italia e Fratelli d’Italia

“Una vittoria politica” ha commentato il consigliere di opposizione a Palazzo Colagrosso Massimo Romano, tra gli avvocati che hanno patrocinato i ricorsi di diversi Comuni contro l’istituzione dell’Egam. La giustizia amministrativa aveva sentenziato che fosse il Consiglio regionale a decidere sul tema e non la Giunta. L’istituzione non è stata scongiurata però in quella sede.

Giuseppe NotartomasoTra i promotori della battaglia, il sindaco di Campodipietra, Peppe Notartomaso, il quale non si è mai arreso. Anche il Consiglio del paese di cui è primo cittadino si è espresso, all’unanimità dei presenti in aula, votando ‘no’ all’adesione all’Ente di gestione dell’acqua.

In entrambi i casi, per Bojano e Campodipietra, la legge prevede il commissariamento. Intanto, lunedì anche il Consiglio comunale di Campobasso dovrà esprimersi sul tema. In maggioranza danno per scontato il sì, ma non tutte le posizioni sono allineate.

“L’acqua – ha detto il primo cittadino di Campodipietra – è un bene da non trattare come merce qualsiasi e non può essere ceduta a terzi per la sua gestione. Essa deve essere territoriale per il bene dei cittadini, in termini di qualità di servizio e costi. L’Egam – ha continuato Pepe Notartomaso – è l’ennesimo carrozzone che farà lievitare i costi per i cittadini”.

Il sindaco ha fatto un esempio di cosa potrebbe accadere con l’Egam e la gestione idrica da parte di terzi. “Se oggi il cittadino chiama il sindaco, anche di notte, perché manca l’acqua – ha spiegato Notartomaso – ebbene, nel giro di poco, il problema potrebbe essere risolto. Adesso dobbiamo abituarci ad avere risposte da un call center con gli eventuali ritardi che la cosa comporta”.

Votare no all’Egam, per lui, è stato un atto di ribellione perché a suo avviso ci sono aspetti di incostituzionalità in quanto deciso sulla gestione dell’acqua. “Si tratta di un esproprio di un bene pubblico, come sta avvenendo per trasporti, sanità, energia. La legge prevede il commissariamento dei comuni che non aderiscono all’Egam – ha sottolineato Notartomaso –  ma anche su questo c’è da dire. Noi non siamo inadempienti – ha detto ancora – perché abbiamo deliberato, c’è un atto politico e in democrazia l’atto politico va valutato prima ancora di esser accettato. Abbiamo ritenuto di non aderire a questo ente di governo. Sarà atto dovuto il nostro impugnare il commissariamento e cercare di portare le nostre ragioni al Tar, ancora una volta, per poi arrivare alla Corte costituzionale. Abbiamo le carte già pronte per il ricorso”: ha concluso il primo cittadino di Campodipietra.

Più letti

Il tombolo alla conquista del mondo: dalla Slovenia a Isernia per...

Sonja Bogataj e Meta Gregorac vengono dalla Idrija Lace School, la più grande e antica del mondo: sono state accolte dalle 'pizzigliare' del centro...
spot_img
spot_img
spot_img