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Regionali, Frattura spariglia le carte: “Onorato di fare le Primarie con Di Pietro”

Il governatore in carica riapre sulla pre-consultazione elettorale, finalizzata a riconfermare il centrosinistra alla guida del Molise. I cittadini, spiega, saranno messi in condizioni di scegliere chi votare anche dopo la presentazione di un report su com’era il Molise al 31 dicembre 2012 e come sarà al 31 dicembre 2017. Sulla nuova legge elettorale ribadisce la sua posizione: favorevole all’abolizione del voto disgiunto


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Paolo di Laura Frattura contro Antonio Di Pietro, avversari per la conquista della Regione. Sul possibile scontro tra ‘big’, nelle Primarie di coalizione sollecitate anche dall’ex ministro dei Lavori pubblici per riportare l’unità nel centrosinistra, il governatore uscente non si tira indietro.

Sarei onorato di fare le primarie con Antonio Di Pietro”, ha dichiarato Frattura, sparigliando un po’ le carte. In un gioco a poker che ha caratterizzato la lunga, calda estate molisana. Fatta di trattative, più o meno segrete, per mettere a punto le coalizioni che si confronteranno a primavera. E con Di Pietro dato vicino all’accordo con l’Ulivo 2.0 di Roberto Ruta e Danilo Leva.

Un’estate fatta di riflessioni e consultazioni per cercare il candidato migliore, andando a pescare anche fuori regione, se necessario, per individuare la personalità vincente che potrebbe piacere all’elettorato. Perché si starebbe seguendo anche questa strada. Sia in casa centrosinistra che in casa centrodestra. Con qualche nome gradito a entrambi gli schieramenti.

tonino di pietro divieto di accesso“Di Pietro è una persona che stimo molto e nei cui confronti nutro una profonda amicizia – ha puntualizzato Frattura – Si tratta di una personalità importante, per cui se decidesse di partecipare alle Primarie sarei onorato di confrontarmi con lui. Ovviamente dovrebbero essere Primarie di coalizione, aperte a tutti e finalizzate a riconfermare il centrosinistra alla guida della Regione”.

Quindi la precisazione. “L’elettorato deve però essere messo in condizioni di scegliere chi votare – ha rimarcato il governatore in carica – per questo presenteremo un report su com’era il Molise al 31 dicembre 2012 e come sarà al 31 dicembre 2017. Un’analisi su come è cambiata la regione in questi anni e sull’operato di questa amministrazione, con le cose fatte bene e anche quelle fatte meno bene. Nel frattempo andiamo avanti con il nostro programma”.

Alle urne si tornerà tra circa sei mesi, qualche settimana dopo la scadenza naturale della legislatura, prevista per il 25 febbraio 2018, visto che con buona probabilità ci sarà l’election day tra marzo e aprile. Regionali e Politiche insieme, come nel 2013. Il Molise alle urne, insieme a Lazio e Lombardia, per scegliere il governatore e rieleggere deputati e senatori.

Elezioni regionali con la nuova legge elettorale. Una delle quattro proposte sarà esaminata lunedì 4 settembre, nella prima seduta del Consiglio regionale dopo la pausa estiva – sempre che non ci sia un rinvio – ma ci sarebbe anche un’altra soluzione che si starebbe mettendo a punto in maggioranza. Perché le posizioni sono variegate. “Questa regione non ha mai avuto una legge elettorale propria – ha affermato ancora Paolo di Laura Frattura – abbiamo sempre votato con la legge nazionale, mi sembra giusto avere ora una nostra legge elettorale, che tenga conto delle esigenze del territorio”.

Visto che ci sono diverse posizioni serve fare sintesi? “Non mi interessa quante proposte ci sono – ha affermato il governatore – mi interessa che si faccia una legge che ottenga il più largo consenso possibile”. Proposta che preveda l’abolizione del voto disgiunto, la possibilità cioè per l’elettore di votare per il candidato governatore di uno schieramento e per il candidato consigliere di un altro schieramento. Libertà di scelta o ‘inciucio’, secondo due posizioni divergenti.

Certo che sono d’accordo sull’abolizione del disgiunto”, ha concluso Frattura. Lanciando il segnale a una maggioranza che nell’ultimo periodo ha perso pezzi. Scontro sulla legge elettorale preludio allo scontro elettorale per le regionali. Con o senza Primarie.

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