Esattorie, ancora un buco nell’acqua: dipendenti beffati

CAMPOBASSO. Ancora uno stop. L’ennesimo buco nell’acqua per una vertenza lavorativa, da parte della Regione Molise. Sfortunati protagonisti, quest’oggi, i 68 dipendenti di Esattorie spa – in presidio permanente da una settimana a Campobasso – e 14 di Pianeta Service: tutti in cassa integrazione dal giugno scorso e con gli ammortizzatori prossimi a scadere. Stamani, in Consiglio regionale, la discussione sul tema, con all’ordine del giorno la mozione dei consiglieri di centrodestra Cavaliere e Fusco Perrella. Ma, al solito, l’assise di palazzo Moffa non ha concluso granché, impegnando “la Giunta Regionale ad approfondire ulteriormente la possibilità di affidare il servizio di riscossione dei tributi a  una società pubblica (anche in house), purché  in possesso dei requisiti di legge occorrenti per l’utilizzo del personale già operante nel settore alle dipendenze di Esattorie Spa e di Pianeta Service srl”. Venerdì un ulteriore tavolo. Quello decisivo? Difficile, impossibile dirlo.

Ma andiamo con ordine: l’esecutivo Frattura, con delibera 706 del dicembre 2013 aveva approvato la costituzione di una società in house per azioni a partecipazione pubblica, denominata ‘Molise Entrate spa’, in osservenza del piano industriale elaborato da Finmolise e Regione. Tale piano prevedeva la possibilità di rilevare, mediante un contratto d’affitto, il ramo di azienda che svolge le attività di accertamento e riscossione tributi della Società Esattorie spa, assorbendo tutti i dipendenti che dal giugno 2013 sono in cig. “Nella Regione Molise – si legge nella mozione – vi sono due soggetti ai quali può essere affidata la riorganizzazione e la gestione dell’attività di riscossione dei tributi: si tratta della Finanziaria regionale per lo Sviluppo del Molise (Finmolise) e di Sviluppo Italia Molise, in quanto la prima è iscritta nel registro delle società di intermediazione finanziaria ex articolo 107 del Testo Unico Bancario mentre la seconda, che risultava iscritta fino a due anni fa, potrebbe chiedere di essere reintegrata tra tali soggetti”. 

Sul punto è intervenuto il consigliere di Forza Italia Iorio, che ha chiesto di conoscere il contenuto del parere dell’Avvocatura distrettuale richiesto dalla direzione generale della Regione per conoscere l’orientamento “in merito alle linee di indirizzo di un disegno strategico delineato dalla Giunta regionale, prefigurante la creazione di una società in house destinata a svolgere il servizio di gestione della tassa automobilistica regionale”. E qui la sopresa annunciata: “Codesta Amministrazione – si legge nel parere – con articolate argomentazioni dubita della legittimità dell’operazione, in quanto mirante a consentire un affidamento diretto di servizi pubblici regionali, in elusione di norme poste a prevenzione di condotte anticoncorrenziali anche quando coinvolgenti soggetti operanti in house”. Di qui la necessità di riformulare la mozione di Cavaliere e della Fusco, con un nuovo dispositivo che ha visto l’approvazione unanime dell’aula.  “Visto il parere dell’Avvocatura distrettuale dello Stato del 12 marzo 2014 – questo il testo della ‘seconda’ mozione – vista la nota del direttore generale della Giunta regionale del 17 marzo 2014; ritenuto che, sulla scorta di tali pareri, occorre procedere ad approfondimenti circa la soluzione giuridicamente più corretta da adottare in tempi brevissimi relativamente alla problematica in questione; il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale ad approfondire ulteriormente la possibilità di affidare il servizio di riscossione dei tributi a Società pubblica (anche in house) in possesso dei requisiti di legge occorrenti per l’utilizzo del personale già operante nel settore alle dipendenze di Esattorie Spa e di Pianeta Service srl, nonché a riferire sugli sviluppi conseguenti ai predetti approfondimenti nei tempi sopra indicati”. Campa cavallo.