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Volpe Pasini esce allo scoperto: “Per la Gam un progetto serio e senza soldi pubblici”

 

 

CAMPOBASSO. “Abbiamo fatto un lavoro lungo, sviluppato in grande collaborazione con i dirigenti della Gam e con la Regione in questi ultimi tre o quattro mesi. Poi siamo arrivati ad una sintesi presentata ufficialmente. C’è un progetto estremamente equilibrato, senza sogni o cose esagerate, senza denaro pubblico nella fase iniziale. Un progetto di una serietà assoluta”.

Dopo l’annuncio, i dubbi sollevati da alcuni organi di stampa e le speranze mescolate ai timori dei tanti lavoratori in attesa di tornare ad essere operativi nello stabilimento di Bojano, sono finalmente giunte le prime dichiarazioni di Diego Volpe Pasini, l’imprenditore interessato a rilanciare la Gam.

“Noi – si legge nel virgolettato riportato dall’Ansa – abbiamo fatto un ragionamento che è semplicissimo: non siamo una grande azienda alimentare del settore, non abbiamo altri mille stabilimenti in giro per l’Italia, quindi la nostra intenzione è quella di ridare una identità molisana alla filiera avicola. Abbiamo fatto tutte le analisi possibili, gli studi di mercato e partiamo da un dato, la carne bianca è in crescita ovunque nel mondo, Italia compresa”.

“Tutto è nelle mani – aggiunge Volpe Pasini – del presidente Frattura che si sta adoperando con grande determinazione e molta chiarezza. I tempi sono quelli necessari per incontrare i sindacati, per verificare la fattibilità di tutto quello che abbiamo esposto. Abbiamo comunque un cronoprogramma che è molto aggressivo. Chiaramente dobbiamo confrontarci con la realtà locale che apprezziamo moltissimo. In questi mesi ci siamo appassionati a questa terra e la parola rispetto per noi è quella più importante. Non c’è nessuna volontà speculativa, ma c’è un rispetto profondo per una terra meravigliosa e per gente straordinaria”.

“Io faccio una parte del lavoro, è una squadra che opera, non un singolo. Siamo abbastanza tranquilli perché quello che abbiamo proposto di fare siamo in grado di farlo con le nostre forze, che non sono grandi, ma sono sufficienti per partire”. 

E conclude: “Per noi la soddisfazione più grande sarà non solo fare utili, ma anche quella di rimettere in moto una cosa che sembrava scomparsa”.

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