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Isernia, assenze pesanti in maggioranza: scoppia la grana Galasso

ISERNIA.  Nuove crepe nella maggioranza di centrosinistra capitanata da Luigi Brasiello. Stamani in Consiglio comunale, per la seconda volta consecutiva, il gruppo ‘Diritti e libertà’, facente capo al presidente del Consiglio regionale Vincenzo Niro e avente come alfiere isernino l’assessore Cosmo Galasso, ha disertato in blocco i lavori del Consiglio comunale. Un’assise dal clima surreale, già vuota per metà, con l’assenza degli undici esponenti di centrodestra, per protesta, dopo aver chiesto – invano – il rinvio della seduta ad altra data per precedenti impegni politici. Ma il presidente del Consiglio Franco Capone ha scelto comunque di convocare l’assise per i giorni 30 e 31 marzo. Risultato: ieri, in prima convocazione, è venuto meno il numero legale, con la maggioranza incapace di avere i numeri per far partire i lavori. Oggi, invece, la seduta è iniziata regolarmente, ma il cosiddetto ‘gruppo Galasso’ ancora una volta ha fatto registrare la propria assenza fra i banchi dell’aula consiliare.

Dopo la grana dei dieci dissidenti, che ha di fatto paralizzato l’attività amministrativa per circa un mese, il sindaco ha una nuova gatta da pelare. Per dovere di cronaca, va registrato che i consiglieri Ida Sassi (capogruppo), Remo Castiello e Angelo Cutone, oltre allo stesso assessore Galasso, già nei giorni febbrili di trattative con i dissenzienti mancarono all’appello. Ma se l’assenza di allora fu una mossa voluta probabilmente per non legittimare l’azione dei dieci ‘ribelli’, stavolta i ruoli si sarebbero invertiti, con la protesta indirizzata direttamente nei confronti del primo cittadino.

Secondo indiscrezioni, il malessere dell’ultim’ora sarebbe legato in primis alla diversità di vedute sulla fuoriuscita dal progetto per il polo scolastico di Pietradonata. Poi, alle divergenze di atteggiamento sulla questione sanità, con il sindaco rimproverato di eccessiva ‘morbidezza’ nei confronti del governatore Paolo Frattura. Galasso, difatti, sembra abbia finanche firmato, sabato scorso, la petizione del centrodestra con la quale si chiede l’intervento del Capo dello Stato, del premier e del ministro della Salute per scongiurare i tagli sull’ospedale di Isernia. Mentre il sindaco si è tenuto ben lontano dal gazebo di piazza Celestino V.

Ma il vero pomo della discordia, secondo i rumors, sarebbe legato alla famigerata questione delle deleghe. Galasso, infatti, è stato l’unico a restituire a Brasiello ben tre incarichi: sport, centro storico e razionalizzazione costi e reperimento delle risorse economiche. Più degli altri colleghi di Giunta, che hanno ceduto per strada una sola delega. Due di essi, invece (Luciano Sposato e Roberto Di Baggio) si sono visti, al contrario, premiati con altre competenze. Un atteggiamento che, alla lunga, avrebbe finito per indispettire l’assessore alla Cultura, da sempre considerato un fedelissimo del sindaco. Brasiello, sul punto, ha tentato di minimizzare, sostenendo di non sapere nulla di malpancismi o rivendicazioni di sorta. Ma la sensazione è che abbia semplicemente tentato – invano – di nascondere la polvere sotto il tappeto, con la questione deleghe tutt’altro che risolta. E gli equilibri di maggioranza nuovamente appesi a un filo, anche in vista dell’approvazione del bilancio di previsione, slittato a chissà quando.

Intanto, l’assise di oggi ha licenziato tre punti su sei all’ordine del giorno. A inizio riunione, il presidente Capone ha ricordato il dipendente comunale Felice Manna, addetto di sala durante le sedute consiliari scomparso pochi giorni fa. Quindi, dopo l’approvazione del verbale della seduta del 19 febbraio scorso, l’assessore Sposato ha letto una relazione tesa a spiegare le ragioni per le quali il Comune ha deciso di uscire dal polo scolastico di ‘Pietradonata’. Sostanzialmente, la scuola sicura in agro di Sant’Agapito avrebbe impoverito di alunni il centro storico della città. L’abbandono è stato approvato da quasi tutti i presenti. Subito dopo, il Consiglio ha adottato il Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie del Comune.

Rinviati ad altra seduta, invece, anche per rispetto delle minoranze, gli ultimi tre argomenti, ossia l’approvazione del regolamento per il decoro urbano nell’esercizio delle attività economiche; l’approvazione d’uno schema di convenzione per la gestione associata con la Provincia dei servizi tecnici mediante attività gestionale e di coordinamento della dirigenza e le risposte alle interrogazioni.

                                                           

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mikeante

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