Fantozzi: “Crisi voluta da un regista occulto”

ISERNIA. La sua è una sfida a viso aperto. Dimostrino di che pasta sono fatti, vadano fino in fondo. Perché altrimenti, per dirla con Leonardo Sciascia, non di uomini si tratterebbe, ma di mezzi uomini o quaquaraquà. Gianni Fantozzi, consigliere di Grande Sud al Comune di Isernia, commenta a muso duro l’ultima crisi scoppiata a Palazzo San Francesco in vista del bilancio di previsione.
L’esponente di centrodestra vede una regia occulta dietro le quinte della spaccatura della lista ‘Isernia di tutti’, dimezzata dalla fuoriuscita, clamorosa, del capogruppo Davide Avicolli e dei consiglieri Michele Mezzanotte e Ilario Di Placido. “Lo si capisce perfettamente dal testo del documento che hanno redatto – afferma Fantozzi – in cui vengono criticati pesantemente l’inattività amministrativa e il nulla cosmico rappresentato dall’amministrazione da loro sostenuta”.
Secondo il consigliere comunale, dunque, dopo un’azione del genere, la logica vorrebbe che i tre dissidenti – già protagonisti della prima crisi di gennaio insieme ad altri sette consiglieri – votassero contro il bilancio di previsione, che sarà discusso in Consiglio mercoledì prossimo, 9 settembre.
Ma Fantozzi nutre ancora qualche dubbio sulle reali intenzioni dei componenti del nuovo gruppo ‘Per Isernia’: “Ritengo che il loro obiettivo sia di altra natura: l’occupazione di un posto di potere. In ogni caso, rimango allibito quando si verificano cose del genere. Loro facevano parte anche della cosiddetta ‘commissione speciale’ per le problematiche della piscina comunale, che hanno contribuito a far chiudere. Ma ne parleremo in aula. Sarà lì – conclude l’esponente di Grande Sud – che capiremo se, in base a quanto affermato nel loro documento, abbiamo a che fare con uomini, mezzi uomini o quaquaraquà”.