HomeSenza categoriaAngelaccio: “Dissidenti, vergognatevi e dimettetevi”

Angelaccio: “Dissidenti, vergognatevi e dimettetevi”

ISERNIA. A testa bassa, come un ariete. E senza peli sulla lingua. Edmondo Angelaccio, consigliere del Pd al Comune di Isernia, attacca senza mezzi termini il fronte dei dissidenti, dicendo senza fronzoli ciò che pensa. L’esponente Dem affida, come al solito, le sue esternazioni al proprio profilo Facebook, dal quale piovono bordate contro quanti, ieri, hanno annunciato il proprio voto contrario al bilancio di previsione. E aperto una crisi che potrebbe culminare, già domani, con la fine anticipata dell’amministrazione Brasiello.

“Il Consiglio comunale del 9 settembre – scrive Angelaccio – per me è stato il peggior modo per accommiatarmi da amici e da colleghi amministratori. Prima di tutto per la loro mancanza di rispetto verso la città di Isernia, i cittadini tutti, anche i non elettori, per le parole usate durissimamente da coloro che sono novizi, neofiti e dunque impreparati e non esperti. Questi soggetti, che ritengono che il male assoluto sia l’amministrazione e non loro stessi, che l’amministrazione la minano ogni giorno da 2 anni (perché i primi 6 mesi ancora non avevano avuto modo di capire come si facesse), io li invito, anzi esorto caldamente e con la stessa durezza che hanno mostrato ieri, a dimettersi e a liberare la città di Isernia dalla loro presenza, dando spazio a consiglieri che verrebbero dopo di loro con più energia, più enfasi, più libertà mentale, meno disegni nascosti, meno trame, meno veleni e meno sotterfugi da hostaria.

Come ho avuto modo di dire ampiamente ieri in Consiglio comunale, ho sentito da costoro parole del tipo ‘cambiare passo’, oppure ‘basta così, è ora di aria nuova’. Ebbene, a codesti soggetti – che in due anni e mezzo non hanno avuto modo di imparare cosa significhi fare il consigliere comunale perché impegnati a capire come far cadere il sindaco – dico che il commissario prefettizio non è un affatto un alibi. E’ un disastro incombente, la peggiore catastrofe che possa avere un ente che fosse già  sano e virtuoso, immaginarsi un ente con le difficoltà di oggi e dopo aver già avuto, negli ultimi 4 anni, ben 2 commissari che hanno schiantato la città. Forse i miei ex colleghi comunali (dico ex perché per me devono dimettersi) hanno la memoria corta”.

Per Angelaccio i dissidenti intendono proseguire “con progetti nascosti e carbonari, che vedrebbero la caduta di un sindaco ma anche di un presidente della Provincia, dunque sono due le posizioni che si libererebbero. E che fanno gola sicuramente a due o tre persone che vogliono visibilità. Sappiamo già chi sono. Ma non è questo il punto che appassiona la città. Il punto è che si può criticare un bilancio perché insufficiente, criticare aspramente come io faccio da prima di loro il sindaco, si può certamente fare di più non si nega, si può decisamente cambiare passo iniettando un energizzante, ma non iniettando arsenico, cianuro e cicuta in un corpo amministrativo già malato, ma in netto recupero.

Se poi, i quattro o cinque o sei consiglieri di ex maggioranza non si sono accorti che le cose stanno cambiando, il problema è il loro e solo il loro. Accecati quali e come sono dal far cadere il sindaco e basta, senza pensare che, con un commissario prefettizio, tutte le aliquote torneranno al massimo, i pagamenti alle ditte non saranno più effettuati e le cooperative mai più pagate, la piscina si ferma, l’università sarà cancellata tutta, così come ogni speranza di Paleolitico o la richiesta all’Unesco per il riconoscimento che già abbiamo avanzato. Insomma, questi neofiti e bellicosi consiglieri tutto hanno fatto meno che ‘pensare’ con il cervello. Mettere un commissario è mettere una pietra tombale su ogni singola e semplice e banale operazione, azione e ipotesi amministrativa.

Senza contare che dopo il commissariamento il nuovo sindaco (se mai ce ne sarà perché la gente del voto non vuole più saperne), impiegherà due anni almeno per capire la situazione, incolpare il commissario e trovare la situazione peggiore di oggi. Dunque – conclude Angelaccio – a codesti soggetti dico per il loro bene, perché alla fine siamo tutti ‘amici’, dimettetevi e scusatevi per volere così tanto male alla città da anteporre i vostri progetti e/o ignoranze o negligenze al bene comune. Da parte mia e con affetto dico: tra il 22 gennaio e il 9 settembre , periodo nel quale oltre a tramare non avete fatto altro che minare le fondamenta di un palazzo che vi crollerà addosso, auspico di non vedervi al prossimo Consiglio comunale. E ve lo dico con dolcezza, perché alla fine, siamo tutti ‘amici’”.

Più letti

‘Decalogo della Città Ideale’, vince la scuola di Cantalupo

In occasione della Giornata della Terra, la proclamazione degli istituti vincitrici della seconda edizione del progetto ambientale di Estra CANTALUPO NEL SANNIO. In occasione della...
spot_img
spot_img
spot_img