ISERNIA. Giovanni Spinosa è di nuovo un uomo libero. E’ stato infatti accolto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma il ricorso presentato dall’avvocato dell’imprenditore isernino, il legale Lucio Majorano del Foro di Napoli, con il quale era stata richiesta la revoca dei domiciliari o, in subordine, una misura meno restrittiva.
Spinosa, arrestato lo scorso 11 marzo nell’inchiesta della Guardia di Finanza di Roma ‘Dama Nera 2’ sui presunti appalti truccati dell’Anas, è indagato per corruzione e turbativa d’asta nell’indagine relativa alla realizzazione della nuova sede Anas in costruzione a Campobasso. Durante l’interrogatorio di garanzia aveva rigettato ogni accusa, negando la contestazione di corruzione e, soprattutto, illustrando l’andamento della gara di Campobasso, rivendicando la legittimità e la trasparenza dell’intera operazione ed evidenziando i molteplici ostacoli che aveva incontrato lungo il cammino dell’aggiudicazione dei lavori.
L’imprenditore era stato arrestato insieme ad altre 18 persone. Nel mirino delle Fiamme Gialle erano finiti funzionari e dirigenti dell’Anas Spa, insieme ad altri imprenditori, titolari di aziende che hanno ottenuto alcuni appalti pubblici, un avvocato e un deputato della Repubblica. L’operazione è il seguito di quella scattata a ottobre dello scorso anno, che ha indagato sulle tangenti pagate ai funzionari Anas per ottenere gli appalti.
Per consentire all’azienda Spinosa Costruzioni – non coinvolta nelle indagini – di continuare a lavorare senza problemi in questa fase delicata, nei giorni scorsi il Consiglio d’amministrazione aveva nominato come nuovo presidente e amministratore delegato l’architetto Cosmo Galasso, già collaboratore della ditta. Da quanto si apprende da fonti vicine all’azienda, Spinosa non tornerà, almeno per adesso, alla guida della stessa.
