ISERNIA. Bentrovati nella settimanale rubrica di sicurezza informatica dell’I-Forensics. Quest’oggi vi parleremo di…’vuoti d’aria’. Cosa c’entrano le turbolenze atmosferiche con la sicurezza dei computer è presto detto: il termine ‘Air gap’ (traducibile letteralmente come ‘vuoto d’aria’) indica una particolare configurazione protettiva finalizzata ad aumentare notevolmente il livello di sicurezza di una rete digitale locale (o ‘LAN’ – ‘Local Area Network’).

Un ‘computer air-gapped’ è un computer sostanzialmente isolato da ogni altro computer (o sistema informatico), eventualmente collegato a una rete o, addirittura, a Internet. Un simile dispositivo è logicamente e fisicamente scollegato da tutto e da tutti: non vi parte nessun cavo e non c’è alcuna possibilità che possa utilizzare una rete wireless e che, tramite questa, possa essere ‘raggiunto’ da remoto. Le Air-gap circoscrivono (e permettono) l’accesso alle risorse informatiche e ai dati memorizzati solo a quelle persone e a quei sistemi che già vi fanno parte o che sono fisicamente presenti nello stesso ambiente in cui sono ubicati i computer Air-gapped. I dati sensibili di una Air-gap godono, quindi, di una particolare protezione sia da ogni forma di ‘incursione’ esterna che da qualsiasi ‘fuoriuscita’ non autorizzata. L’isolamento, infatti, rende molto difficile installare e utilizzare quei particolari programmi informatici capaci di rubare le informazioni più riservate. Per mettere in comunicazione tra loro computer così protetti, permettendo la condivisione di informazioni memorizzate, l’unica soluzione è quella di utilizzare cavi firewire, con cui vengono create apposite mini-LAN provvisorie, o dispositivi di archiviazione rimovibili, come le penne Usb.

Inoltre, per gestire informazioni e dati all’interno di un circuito Air-gap, sui dispositivi vengono impostati differenti ‘privilegi di accesso’ a cui corrispondono differenti livelli di protezione. L’ Air-gapped è solitamente utilizzato per mettere in sicurezza sistemi o reti che richiedono una particolare attenzione: si pensi ai network militari e a quelli che gestiscono e processano pagamenti attraverso carte di credito e bancomat; sistemi attraverso cui vengono monitorate centrali nucleari e industrie chimiche; e ogni altra architettura informatica con cui si gestiscono attività importanti e altamente pericolose.

Le Air-gap, nonostante l’alto livello di protezione che le caratterizza, non sono poi così sicure come appaiono: negli ultimi anni si sono sempre più diffusi dei malware per penne Usb, in grado di infettare simili sistemi informatici e rubare informazioni personali, senza contare l’enorme efficacia che potrebbe avere un attacco di ingegneria sociale su chi è autorizzato ad utilizzare questi network. Recentemente, i ricercatori dell’israeliana Ben-Gurion University of the Negev sono riusciti a ‘bucare’ l’Air-gap utilizzando segnali a frequenza radio e un semplice cellulare. Nei test condotti dalla società israeliana, i dati sono stati inviati sfruttando segnali radio generati da una scheda video infetta; segnali che sono stati, poi, ricevuti dai sensori radio FM di uno smartphone. I ricercatori hanno sviluppato un particolare tipo di malware capace di rubare informazioni sensibili da un computer non connesso a Internet, senza utilizzare nessun hardware particolare, ma sfruttando solo il suono generato dalle ventole installate all’interno del computer.

‘Fansmitter’ (questo è il nome del virus) riesce a regolare la velocità delle ventole e, di conseguenza, a modularne il segnale acustico (il rumore); segnale che viene convertito in un flusso di dati digitali. I dati così trasmessi possono essere facilmente ricevuti e decodificati da uno smartphone presente nelle vicinanze dell’Air-gap. Anche se quest’ultima tecnica è ancora sperimentale e molto difficile da attuare, perché i computer Air-gapped vengono solitamente custoditi in particolari ambienti schermati, la ricerca ha comunque dimostrato che per quanto macchinoso possa essere un attacco, esso è sempre possibile, confermando che un computer totalmente sicuro non esiste ancora.

I-Forensics Team