Debiti delle società sportive, giro di vite del Comune di Isernia

ISERNIA. Niente strutture sportive per le società che non pagano i debiti. Giro di vite del Comune di Isernia, con una scelta dettata da motivi di cassa che potrebbe mettere a rischio il campionato di Eccellenza dell’Isernia Fc. Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, la nuova linea di Palazzo San Francesco sarà la seguente: chi non paga i debiti, non usufruirà delle strutture comunali, quindi dello stadio e del palazzetto dello sport. Un provvedimento che non mancherà di far discutere, visto che – di fatto – si blocca buona parte dello sport cittadino, date le numerose società sportive inadempienti. In particolare, l’amministrazione comunale non avrebbe concesso la disponibilità del ‘Lancellotta’ alla squadra di calcio proprio perché la società non avrebbe ancora saldato i debiti pregressi.

La beffa è che il Macchia d’Isernia – altro club che disputerà il campionato di Eccellenza con, in panchina, mister Pierluigi De Bellis, ex allenatore dell’Isernia Fc esonerato l’anno scorso a poche settimane dalla fine – essendo società senza debiti, è stata autorizzata a giocare a Isernia di sabato. Questo vuol dire che l’iscrizione dell’Isernia al campionato potrebbe essere seriamente a rischio. Perché se alla squadra non verrà concesso lo stadio di contrada Le Piane, dovrà giocare in altri comuni, come Fornelli o Agnone o, fuori regione, a Capriati. Una possibilità che difficilmente potrà essere presa in considerazione. Quindi la compagine biancoceleste potrebbe anche valutare di non iscriversi affatto al campionato, mettendo così alle corde l’amministrazione: rinunciare al dovuto, almeno in parte, o restare senza squadra. Del resto, fino a poco tempo fa, si parlava di un possibile accordo che avrebbe visto l’Isernia Fc occuparsi della manutenzione del campo in cambio degli affitti. Ma il Comune potrebbe averci ripensato, preferendo rimpinguare le casse municipali ed evitando così problemi con la Corte dei conti. Nelle prossime ore ne sapremo di più. 

Il problema dei debiti delle società sportive è una grana con cui il Comune sta facendo i conti da anni. Già nel 2013 l’allora assessore allo Sport Cosmo Galasso propose il recupero coattivo delle somme che, all’epoca ammontavano a 420mila euro in dieci anni di mancate riscossioni.