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San Giovanni Bosco, pronta la soluzione per l’asilo

ISERNIA. Prima di Ferragosto, i piccoli alunni dell’asilo San Giovanni Bosco sapranno dove andare. E, con buona probabilità, la sede destinata a ospitare la materna sarà (di nuovo) quella di corso Garibaldi, nell’ala che affaccia su via XXIV maggio, attualmente interessata da lavori di ristrutturazione. Lo rende noto l’assessore all’Istruzione del Comune di Isernia, Sonia De Toma, che tuttavia precisa come la decisione ultima sarà presa soltanto nei prossimi giorni, dopo un nuovo sopralluogo con il sindaco, la dirigente scolastica e i tecnici comunali incaricati.

Com’è noto, lo scorso 30 aprile è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse finalizzate alla nuova allocazione della scuola dell’infanzia. Cinque le offerte pervenute al Comune, che un’apposita commissione ha esaminato per valutare l’idoneità dei locali in cui trasferire le attività didattiche, concluse a giugno nei locali della Tipografia Cicchetti di San Lazzaro. Nell’avviso era stata richiesta una sede in grado di ospitare i 170 bambini dell’asilo, provvista di almeno otto aule e con ulteriori spazi per servizi igienici, refettorio, spazi ludici e servizi per i docenti. Ma le offerte in questione avrebbero vincolato il Comune a tempi lunghi – 5 o 10 anni, in alcuni casi – con un dispendio di risorse che l’amministrazione d’Apollonio preferirebbe non impegnare, viste le ristrettezze. Tra un anno e mezzo al massimo, infatti, “la scuola sicura di San Leucio sarà finalmente terminata”, spiega De Toma, dunque i bambini saranno sistemati lì definitivamente.

La sede da scegliere per il prossimo anno scolastico, ormai alle porte, è invece frutto di urgenza. E l’ente non può fare a meno di tenere in debita considerazione l’aspetto economico, nonostante i genitori degli alunni siano spaccati a metà, sul ritorno nella sede di corso Garibaldi, in buona parte ritenuta non rispondente ai parametri previsti. “In ogni caso – precisa l’assessore – i lavori in corso saranno eseguiti a regola d’arte, senza compromettere minimamente la stabilità dell’edificio. La parte della scuola che dà su via XXIV maggio, inoltre, presenta una vulnerabilità migliore rispetto al resto, dunque riteniamo possa essere una soluzione utile. Sono consapevole che accontentare tutti non è possibile – conclude De Toma – ma resto disponibile a incontrare chi voglia avere ragguagli per fornire tutte le spiegazioni in merito alla sicurezza scolastica dei bambini”.

 

 

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