La consegna nella sede di San Pietro in Valle a Frosolone. Capillare, anche in regione la rete dei volontari
“Laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro”, affermava padre Joseph. Era il 17 ottobre 1987 quando a Parigi centomila persone, rispondendo alle parole di padre Joseph Wresinski, fondatore del Movimento ATD Quarto Mondo, si diedero appuntamento al sagrato del Trocadero, dove venne firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ed incisa una lapide: “I più poveri sono le creature di un’umanità fraterna”.
Oggi, dopo tanti anni, il problema è ancor più sentito e il disagio è sempre più presente tra le persone, che sono passate da un reddito che consentiva loro di vivere dignitosamente a un reddito che le trascina sulla soglia della povertà. L’idea che il benessere materiale superi ogni problematica sociale rimane un’utopia, ma l’imperativo categorico di assicurare a tutti gli esseri umani una vita dignitosa è elemento prioritario per una società che si vuole proclamare civile. Assicurare il benessere a tutta l’umanità dovrebbe essere un percorso verso la realizzazione di un sogno, che ha come obiettivo quello di intraprendere un viaggio.
E’ inconfutabile che un viaggio di chilometri inizi con un primo passo e questo passo lo ha compiuto l’ONU nel 1992, istituendo la Giornata Internazionale per l’eradicazione della povertà il 17 ottobre. In questa importante ricorrenza, per rinnovare il rispetto di quei diritti universali, il gruppo CRI di Frosolone, rappresentato dalla presidente del comitato di Isernia Carla D’Annesse, ha attivato l’elargizione dei viveri destinati alle famiglie meno abbienti residenti in loco.
Facendo seguito alla richiesta inoltrata dal sindaco Giovanni Cardegna e dall’assessore alle Politiche Sociali, il comitato di Croce Rossa si è attivato, attraverso i suoi volontari, i quali hanno distribuito i viveri a domicilio o li hanno consegnati presso la sede di S. Pietro in Valle, in base alle esigenze degli utenti, destreggiandosi abilmente tra problem finding, problem shaping e problem solving. Dai piccoli comuni alle grandi realtà metropolitane, la Croce Rossa Italiana svolge in tutto il territorio nazionale, con una rete capillare di unità territoriali, un lavoro instancabile al fine di sostenere le famiglie in difficoltà e le persone senza dimora, che, purtroppo, a causa della pressante crisi sono in esponenziale aumento: è da sempre impegnata ad aiutare le persone che vivono in situazioni di disagio.
Il suo motto è “Changing minds, saving life”, cioè “Fare di più, fare meglio ed ottenere un maggiore impatto”, come dice il presidente nazionale della Cri Rocca. Essa fornisce servizi affidabili, concepiti all’interno di un piano strategico fondato sull’analisi dei bisogni della comunità, alla quale rivolge il suo operato.
Sconfiggere la povertà non è un atto di carità, è un atto di giustizia: questo è uno degli obiettivi strategici (di competenza dell’Area tecnica n. 1) che la Cri si prefigge per il 2020, allo scopo di prevenire e alleviare la sofferenza umana, contribuire al mantenimento della dignità dell’uomo e di una cultura della pace.
Eleonora Durante (volontaria Cri)
