La consigliera ‘tira le orecchie’ all’assessore alla Cultura del Comune di Isernia e invoca maggiore rispetto per le donne, soprattutto per quelle vittime di violenza
ISERNIA. Una ‘tirata di orecchie’, ma anche un appello a utilizzare i social in maniera più appropriata. Continua a far discutere a Isernia il post pubblicato su Facebook sul caso Weinstein dell’assessore alla Cultura Eugenio Kniahynicki. Sulla vicenda si registra infatti anche l’intervento della consigliera comunale Filomena Calenda, che offre uno spunto di riflessione in merito a quanto accaduto.
“Ho deciso di esprimere il punto di vista sulla questione – ha spiegato Calenda – perché sollecitata a farlo da molte donne che si sono indignate per quel post. Conosco l’assessore e non metto certo in dubbio la sua moralità. E sono sicura che si è trattato di una ‘leggerezza’ da parte sua. Credo che la sua sia stata una battuta infelice. Ho riletto le affermazioni fatte anche da Asia Argento, così come emerse dalle testate nazionali, che ha riferito di essere stata vittima di una violenza da parte del produttore a 21 anni. Quindi ha avuto paura e non ha raccontato quello che le è successo, probabilmente anche perché, in quel momento, essendo all’apice della carriera, ha temuto di non poter più lavorare. Non è per giustificare – ha aggiunto la consigliera – ma tutto questo dovrebbe far pensare all’assessore Kniahynicki che molto spesso le donne sono vittime delle violenze maschili, sia a livello familiare sia sul lavoro, anche attraverso il mobbing”.
Infine, l’invito alla riflessione da parte degli amministratori. “I social – è il pensiero di Calenda – vanno utilizzati in maniera più appropriata, perché si dà luogo a delle chiacchiere da bar che non hanno nulla a che vedere con il nostro ruolo istituzionale. Ridiamo il senso a quello che facciamo come amministratori”.
