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Isernia, terremoto in maggioranza: Azzolini molla il gruppo Iorio, si rischia l’effetto domino

Iorio, ovviamente, sulla questione ha glissato. A pochi mesi dalle Regionali, una cosa del genere sarebbe un suicidio, politicamente parlando, per un centrodestra disperatamente alla ricerca dell’unità. Ma a molti consiglieri la posizione attendista dell’ex governatore non sarebbe andata giù. Al punto che, stando ai rumors, l’atto di ‘sfiducia’ sarebbe stato fatto arrivare anche al sindaco. Con d’Apollonio che, per evitare sconquassi, avrebbe preteso un documento meno forte, dai contenuti politici meno espliciti, che non prevedesse apertamente la ‘sfiducia’, ma più che altro un chiarimento politico.

LA SPACCATURA. Nel mentre, però, all’interno di Insieme per il Molise le cose sarebbero cambiate. L’unanimità del gruppo, dopo qualche settimana, sarebbe venuta meno: dapprima in cinque, poi un sesto consigliere, non avrebbero più voluto firmare alcun documento ‘contro’ Lombardozzi. Determinando una situazione di 6 contrari alla ‘sostituzione al vertice’ contro 5 favorevoli, senza contare il diretto interessato. Con i ‘congiurati’, insomma, ridotti in minoranza nella loro azione di forza per disarcionare il presidente del Consiglio. Probabilissimo che a riportare i ribelli a più miti consigli sia stato Iorio, convincendo 6 dei suoi fedelissimi a non avere fretta e a rinunciare a posizioni ritenute inutilmente bellicose.

Consiglio al completo foto okEFFETTO DOMINO. Di fronte a tutto ciò, Azzolini avrebbe deciso di dare un segnale forte. E mollare così la ‘fascia di capitano’ del gruppo Iorio in aperto dissenso con chi, dall’alto, ha evidentemente deciso di blindare il presidente del Consiglio. Resta da capire se lascerà del tutto il gruppo Iorio. E, soprattutto, quanti dei consiglieri che hanno condiviso la sua posizione di rottura – sia di ‘Insieme per il Molise’ che di altri gruppi di maggioranza – dovessero seguirlo, in un eventuale strappo per approdare su altri lidi.

Va ricordato, infatti, come tutti i tre capigruppo di centrodestra in Consiglio comunale (Azzolini, Rossella Pitisci di Fratelli d’Italia e Tonino Antenucci di ‘Isernia in Comune’, il gruppo del sindaco), dopo le dichiarazioni a mezzo stampa di Lombardozzi – che, nel ribadire le ragioni del suo voto sui tributi comunali aveva rigettato ogni accusa di condizionamento sulla questione, svelando come dietro il tentativo di rimuoverlo dall’incarico ci sarebbe stata una regia occulta, volta esclusivamente a strappargli la poltronainviarono una nota congiunta in cui invitarono il presidente a fare un passo indietro. Dunque, il caso Lombardozzi non investe soltanto il gruppo Iorio. Sulle stesse posizioni di belligeranza di Azzolini, stando ai rumors, sarebbe infatti anche ‘Isernia in Comune’. Ma d’Apollonio, non senza fatica, sarebbe riuscito a far ragionare i suoi, finora. Adesso, però, qualcuno avrebbe perso la pazienza, dicendosi pronto – come Azzolini – a compiere gesti altrettanto eclatanti, nel Consiglio di giovedì. Chi sarà a uscire allo scoperto, se sarà, è ancora presto per dirlo. Ma lo spettro di una crisi che rimescola le carte nella maggioranza di centrodestra a Palazzo San Francesco si sta materializzando sempre più minaccioso. A soli quattro mesi dalla Regionali. E con i cittadini che, di queste schermaglie, sono già stufi prima di cominciare. 

 

 

 

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