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Legge elettorale, Iorio: il collegio unico mortifica Isernia

L’ex governatore: eliminando anche il voto disgiunto, Frattura cerca di conservarsi il posto. Ma avrà delle sorprese


ISERNIA. Continua a opporsi, con forza, alla nuova legge elettorale con collegio unico. Michele Iorio, ex governatore del Molise, sa bene che la partita è persa: martedì, in Consiglio regionale, i numeri per far passare il testo di legge ci sono. Ma, insieme ai suoi fedelissimi, vuol fare barricate. Perché una legge del genere, ha dichiarato ieri sera all’Ansa, nel corso di una riunione nella storica sede di via Libero Testa a Isernia, “interviene a fine legislatura e modifica le circoscrizioni elettorali a danno diretto della provincia di Isernia, che è mortificata”.

All’incontro era presente anche la coordinatrice regionale di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione. Ma Iorio, di prove tecniche di alleanze, per ora non vuol sentir parlare. “Il tavolo di stasera  (ieri, ndr) non è una prova di alleanza per le Regionali del 2018. Lo abbiamo convocato perché – ha aggiunto – non si può sottovalutare la portata, in negativo, di una legge elettorale che confonde la rappresentanza della provincia pentra in un collegio unico, con un vantaggio delle aree più forti demograficamente su quelle più deboli”. 

Dissenso, dunque, ai fini di sensibilizzare i cittadini. Anche perché, da martedì prossimo, una volta licenziata la nuova legge, sparirà anche il voto disgiunto. Quello stesso strumento che, già nel 2011, la prima volta in cui Iorio e Frattura si trovarono di fronte, vide l’ex presidente della Regione fortemente penalizzato. Ma che, con ogni evidenza, svantaggia chi governa: e oggi, a parti ribaltate, sarebbe il principale nemico di Frattura. Non la fronda nel Pd, non l’Ulivo 2.0: ma la possibilità di votare il candidato presidente di uno schieramento e il candidato consigliere di una lista collegata al suo avversario. Nulla più di tutto questo, tra tre giorni.

Tornando ai collegi, va ricordato che il Pd era stato fautore, in sede di assemblea regionale il 27 maggio scorso, di una proposta di legge elettorale fondata su tre collegi: Isernia, Campobasso e Termoli. “Il Pd sta seguendo un po’ la logica del presidente Frattura – ancora Iorio – che una cosa dice e un’altra fa. Allora noi abbiamo voluto rompere questo silenzio pericoloso rispetto a un appuntamento così importante per dire la nostra. Sperando che tutti gli altri facciano lo stesso. La posizione del Pd non è indicativa di una rottura tra il partito e Frattura. Anzi, questa ipotesi mi sembra fantasiosa e mi induce a pensare che il Pd faccia, in merito alla legge, affermazioni demagogiche”.

Entrando, infine, nel merito del testo di legge, Iorio ha concluso dicendo che la legge di prossima approvazione “è una legge sbagliata che cambia le regole alla vigilia del voto e non consentirà a molti candidati di poter competere in un collegio che non conoscono. E’ evidente che Frattura stia facendo tutto questo per conservarsi il posto. Ma avrà delle sorprese”.

 

 

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