L’esponente dei Cinque stelle: con una nostra proposta di legge possibile risparmiare oltre 3,5 milioni di euro
CAMPOBASSO. Prima busta paga per Andrea Greco e i consiglieri di Palazzo D’Aimmo. Il rappresentante dei 5 stelle ha voluto ribadire in diretta facebook le rinunce del gruppo pentastellato alla Regione evidenziando però tutti gli sprechi ancora in atto. “Il netto della busta paga di un consigliere regionale – spiega Greco- per i soli venti giorni del mese di maggio, ammonta a 5 mila euro, facendo la proiezione a 30 giorni su di me, che ho un indennità da capogruppo, siamo sugli 8.250 euro netti al mese. Noi – continua Greco – prenderemo solo una parte di questi soldi, i nostri stipendi saranno di 5 mila euro lordi e tutto l’eccesso sarà ridato ai cittadini molisani.
Il capogruppo del Movimento ha poi posto l’attenzione sulla prima proposta di legge a firma 5 stelle. “Si intitola misure urgenti per il contenimento per la spesa del Consiglio regionale e della Regione Molise – ha spiegato Greco – la legge n. 20 del 2017 prevede all’articolo 15 l’incompatibilità della carica di assessore con le funzioni di consigliere regionale. Grazie a questa legge elettorale il Consiglio è passato da 21 a 26 consiglieri totali, questo per aggravio di costi per i cittadini molisani, chiediamo quindi l’eliminazione dell’istituto dell’incompatibilità. Se approviamo tale legge – continua il rappresentante dei 5 stelle – possiamo risparmiare, alla fine dei 5 anni, ben 3 milioni 558 mila euro. Noi siamo pronti a votare questa proposta di legge. Inoltre nel testo prevediamo anche anche l’eliminazione del compenso del consigliere sospeso, come lo è Michele Iorio, ad esempio, sospeso per una condanna in secondo grado. Per lui stiamo pagando il 50% dell’indennità di carica, noi chiediamo di abbassarla all’1%”.
Il video pubblicato sui social va a concludersi con una richiesta di chiarimento sul gruppo consiliare creato dal presidente Donato Toma dal nome ‘Toma Presidente’. “Come scritto sul regolamento della Regione all’articolo 16” – spiega Greco – i gruppi consiliari sono formati dagli eletti delle liste aventi lo stesso contrassegno, quindi bisogna avere una lista a sostegno della propria candidatura. Secondo noi Toma non può quindi costituire un nuovo gruppo consiliare. Per questo – conclude il pentastellato – abbiamo depositato una richiesta di parere e chiarimento all’Ufficio di Presidenza che è stata depositata il 31 maggio 2018 e ad oggi, 20 giugno, non è ancora pervenuta nessuna risposta. Intanto al presidente Toma sono stati già accreditati i soldi per il personale, pari a 1.255 euro e quelli relativi al funzionamento del gruppo, pari a 1.568 euro”.
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