All’orizzonte la riassegnazione delle competenze di ognuno, ma senza rivoluzioni. Giacomo d’Apollonio medita sul da farsi, anche attraverso il confronto con la sua maggioranza
ISERNIA. L’ha annunciata e si farà. Ma non si tratta né di un provvedimento imminente, né di una ‘rivoluzione copernicana’.
Il sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, conferma la volontà di rimodulare la sua giunta, ma si dice ancora intento a meditare sul da farsi, attraverso degli incontri-confronti preliminari con la sua maggioranza e magari con gli stessi membri dell’esecutivo. “Non c’è urgenza. Non posso e non voglio sbagliare – afferma a isNews – per il bene dell’amministrazione e quindi della cittadinanza”.
La sua non sarebbe una scelta politica, bensì pratica: la decisione di dare nuovi input agli assessori, per migliorarne il rendimento.
A quanto pare, quanti ipotizzavano l’azzeramento della giunta, con un forte rimescolamento di deleghe e ‘uomini’, con occhio strizzato finanche alle minoranze, resteranno delusi. Il primo cittadino, infatti, sembra aver scelto la linea soft: “Intendo già da tempo dare nuovi stimoli ai miei assessori, assecondando magari delle qualità mostrate col tempo sul campo, sconosciute all’epoca dell’insediamento. Qualcuno avrà nuove deleghe e qualche altro le perderà, chi più e chi meno. Ma l’intento è quello di consentire ai membri della squadra di lavorare meglio, perché qualche settore, anche a causa di questioni tecniche, ha subito dei rallentamenti. Non prevedo nuovi ingressi, anche perché sette assessori più il sindaco sono più che sufficienti”.
Il sindaco non nega l’esistenza di qualche contrasto, ma sarebbe tutto ormai alle spalle. “Ci sono stati attriti dettati magari da intemperanze caratteriali. La giunta è una giunta giovane, formata per la gran parte da neofiti. Dagli sbagli s’impara e ora è tempo di mettere a frutto l’esperienza acquisita, cimentandosi anche con nuove materie”.
Dunque, novità attese nei prossimi giorni. E, nelle more, d’Apollonio non perde occasione di lanciare una frecciata alle minoranze sempre un po’ facinorose: “Ho cercato di cogliere i segnali di tutti gli amministratori, di maggioranza e di opposizione, e di aprire alla collaborazione per la risoluzione dei problemi della città. Ci tengo però a precisare – conclude – che la campagna elettorale è finita da tempo, la cittadinanza ha scelto e ora bisogna amministrare”.
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