HomeSenza categoriaPallante sottosegretario, Giorgia Meloni chiama Toma: “Incarico di grande responsabilità”

Pallante sottosegretario, Giorgia Meloni chiama Toma: “Incarico di grande responsabilità”

Intanto, come sottosegretario, affiancherà il governatore nello svolgimento dei compiti inerenti al suo mandato e parteciperà alle riunioni della Giunta, pur senza farne parte e senza diritto di voto. Potrà avere dal governatore l’incarico a seguire argomenti specifici e essere delegato a rispondere alle interrogazioni del Consiglio regionale.

LA POLEMICA SUL COMMISSARIAMENTO. Nella conferenza stampa Toma ha anche toccato il tema dei ritardi nella nomina del commissario ad acta della sanità. “Sono cinque mesi che aspettiamo questa nomina. Ho chiesto al Governo che l’incarico di commissario sia affidato al presidente e quello di sub-commissario a un tecnico. Una posizione, la mia, che è stata sostenuta dalla Conferenza delle Regioni. Ogni settimana mi propongono un nome diverso e intanto passa il tempo e non si fa nulla. Prima o poi tirerò fuori dal cassetto la relazione dell’Asrem, che dice quanti danni il Molise sta subendo dalla mancata nomina del commissario”.

‘L’ESAME’ AGLI ASSESSORI. E’ già in corso, ha rivelato il presidente, la verifica dell’attività svolta dagli assessori e la ricognizione sugli obiettivi raggiunti. Con grande attenzione a Trasporti e infrastrutture (incarico affidato a Vincenzo Niro), con particolare riferimento al tema della sicurezza delle strade, alla realizzazione della Castellelce (25 milioni per collegare la Trignina alla Bifernina) e al consolidamento della frana di Petacciato (41 milioni). Ma è attenzione anche ai temi del Lavoro, della Cultura e alla Programmazione.

LE DELIBERE DELLA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE. E’ in atto, ha rimarcato ancora Donato Toma, la riprogrammazione delle risorse del Patto per il Molise e del Por, quest’ultimo in scadenza a dicembre. “Ma andrò a Bruxelles per chiedere di avere una proroga, vista l’emergenza terremoto”. Nel frattempo, ha aggiunto, sono sotto osservazione e alcune sono state revocate, le 84 delibere approvate dall’esecutivo Frattura domenica 25 febbraio, allo scadere della legislativa. “Questo per chi si permette di dire che c’è continuità con la vecchia amministrazione”.

Nel frattempo è stato bloccato il progetto per l’acquisto di una nuova sede regionale, “che non ci serve – ha concluso – perché abbiamo tanti immobili da riqualificare, a partire dall’ex Roxy”.

 

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