HomeSenza categoriaVitalizi, il Pd propone il taglio e Federico commenta: “Ora fanno i...

Vitalizi, il Pd propone il taglio e Federico commenta: “Ora fanno i primi della classe”

Nella scorsa legislatura, però, quando il Pd era al Governo regionale, una proposta di legge simile, presentata dal Movimento 5 Stelle nel settembre del 2014, non è mai arrivata in aula, non è mai stata esaminata nemmeno dalla Commissione competente (e in cinque anni si sono alternati due presidenti alla guida della Prima commissione, entrambi Pd: Francesco Totaro e Domenico Di Nunzio).

Non solo: i consiglieri del Movimento, che nella passata consiliatura erano solo in due (Antonio Federico e Patrizia Manzo), hanno presentato emendamenti alle Finanziarie, ordini del giorno e tutto quanto possibile per poter costringere l’aula ad affrontare l’argomento. Non cavando un ragno dal buco.

Ora, tutta questa fretta nell’arrivare primi stride con le azioni poste in essere nel recente passato. O forse, a voler essere maligni, c’entra qualcosa con i prossimi appuntamenti politici che il Partito democratico deve affrontare per la individuazione del futuro segretario? Non si è sempre contestata, al partito in generale, la lontananza siderale dalla gente, dal sentire comune, dalla vita vera? Sarà questo un modo per tentare di riavvicinarsi all’elettorato perso?

“Sono davvero sorpreso – dice Antonio Federico che nei cinque anni della passata legislatura, assieme a Patrizia Manzo, ha provato a portare il tema nell’agenda politica del centrosinistra – e devo ricordare che quella proposta di legge è ancora agli atti e che si è evitato in tutti i modi, persino non affrontandola in Commissione, di discutere apertamente di quell’argomento, che oggi da primi della classe portano invece all’attenzione. Sarà perché adesso è un obbligo?”.

federico

Nel 2012 accadde più o meno lo stesso: il Governo Monti obbligò al contenimento della spesa e quindi le Regioni dovettero mettere mano alla questione tagli. Venne così abolito il vitalizio regionale ma da quella legislatura in poi e solo per chi non lo aveva maturato. Quindi, per dovere di verità, né Facciolla né Fanelli lo prenderanno mai.

Nella Finanziaria 2012 si era anche prevista una riduzione del 25% per i vitalizi degli ex consiglieri regionali (attualmente sono 83 quelli che lo percepiscono che, in totale, costano alle casse pubbliche qualcosa come 400mila euro mensili). Allora quella sembrò la formula più equa e il compromesso migliore trovato in aula e accolto dalla Giunta. Con la legge 2/2012 vennero quindi aboliti i vitalizi ai consiglieri di quella legislatura e a quelli a venire (sempre che non avessero maturato i requisiti), gli venne ridotto lo stipendio del 10% e furono applicate delle riduzioni anche alle indennità dei dirigenti. 

La corsa ad accaparrarsi – politicamente – quel risultato (indotto dal Governo Monti) finì presto: i 63 ex consiglieri regionali componenti dell’associazione che li riunisce diffidarono la Regione Molise perché quell’intervento nelle loro tasche, “che vanifica il diritto all’assegno vitalizio (posizione consolidata e legittimamente maturata), non è giuridicamente ammissibile”. Il Consiglio regionale, su sollecitazione del presidente che nel 2012 era Michele Iorio (il quale, appunto, fiutando aria di tempesta, ha fatto richiesta di avere il vitalizio avendo maturato i requisiti proprio quest’anno come l’ex braccio destro del governatore Gianfranco Vitagliano e Italo Di Sabato, storico consigliere regionale di Rifondazione Comunista), dovette modificare quella norma e tornare sui propri passi. Nella proposta di legge numero 32 del 2012, modifiche alla Finanziaria regionale, vennero ripristinate le indennità dei dirigenti e l’annullamento dei tagli dei vitalizi.

Oggi, circa sei anni dopo, il caso si ripropone più o meno nella stessa forma: lo Stato obbliga le Regioni a deliberare in questo senso (la Camera e il Senato hanno già detto si) e il Partito democratico si appropria del tema che fino ad oggi non è mai stato nell’agenda politica. Chissà cosa accadrà in aula, quando la maggioranza (composta da consiglieri che erano in maggioranza anche nella scorsa legislatura) si troverà ad affrontare il caso.

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti “mi piace” al nostro gruppo ufficiale

Più letti

‘Odio cantare’, La Municipàl chiude l’ottava edizione di Poietika

Appuntamento sabato 4 maggio al teatro Savoia di Campobasso CAMPOBASSO. Con ‘Odio cantare’, il nuovo singolo de La Municipàl, presentato live ieri pomeriggio sul palco...
spot_img
spot_img
spot_img