Molise nuova base del traffico di droga. I capi due cugini, le loro donne braccio operativo

Dettagli forniti nel corso della conferenza stampa nella Scuola allievi carabinieri di Campobasso, del procuratore D’Angelo, del sostituto procuratore Vittorio Gallucci, del comandante provinciale dei carabinieri Emanuele Gaeta e del capitano Nitola.

Le indagini sono partite nel 2016 e hanno consentito ai militari del Ros di accertare l’attività di spaccio della droga, fornita da un altro soggetto albanese e distribuita sul territorio da uno degli arrestati. L’intero sodalizio, nonostante il traffico, versava in una situazione economica non florida e aveva numerosi debiti con i fornitori. Tanto che, ha rivelato il pm Gallucci, da un’intercettazione, si sente la voce di una ragazza giovane, non coinvolta dalle misure cautelari, dire a una delle donne più grandi, operative nel traffico, “ma conviene davvero fare questa cosa?”

“La nostra guerra ai commercianti di droga continua senza sosta – ha affermato il procuratore D’Angelo – nelle ultime operazioni, tra ‘Alphaeus1’, ‘Lungomare’ e ‘Pacco Free’, abbiamo eseguito circa 50 provvedimenti cautelari. Una lotta che deve andare avanti con la collaborazione di tutti, per questo plaudo all’iniziativa di Confcommercio e Confesercenti, che hanno affisso locandine in tutta la città per dire “La droga ti inganna, ti spegne, ti uccide”. A chi commette questi reati voglio dire che nessuno può pensare di vendere droga in questa realtà e restare impunito”.

Messaggio rilanciato dal comandante dei carabinieri Gaeta, che si è rivolto ai cittadini, invitandoli a non avere paura: “Accogliamo a braccia aperte chi è disposto a denunciare”. Per sconfiggere organizzazioni criminali, che purtroppo hanno messo le loro basi anche in Molise. Diventato piazza dello spaccio.

Carmen Sepede

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