Politicamente Vincenzo Sabella si pone, attualmente, nella maggioranza di centrosinistra (!) ma era dalla parte dei vincenti anche nella passata consiliatura: è stato assessore ai Lavori Pubblici nella Giunta di centrodestra. Una certa ‘confusione’ come aver ipotizzato pericoli imminenti – sebbene, come ha ammesso nel post, non avesse ben chiaro cosa stessero facendo (tra l’altro abbastanza evidente) né cosa stessero dicendo – nell’atteggiamento di quel gruppo di musulmani in ginocchio, puntati verso La Mecca.
La questione, al di là del botta e risposta social, potrebbe avere ripercussioni politiche. O forse servirà al consigliere dei Popolari per l’Italia per ‘cambiare’ di nuovo visto che fra qualche mese si voterà anche nella cittadina adriatica per il rinnovo del Consiglio comunale?
Gli risponde, tra il serio e il faceto, anche il collega (ma solo perché consigliere, come tiene a specificare) Salvatore Di Francia.
“Caro Vincenzo, mi trovi totalmente in disaccordo con il tuo pensiero ( a mio avviso, sei andato oltre e quando intendo oltre, intendo oltre la democrazia… quella stabilita dalla costituzione italiana). Ti invito a portare il tuo pensiero in Consiglio comunale e lì avrai la possibilità di confrontarti. Se non devono pregare i musulmani, non devono citofonare più i Testimoni di Geova, non devono più fare le cerimonie cattolici, cristiani, buddisti ecc. ecc. È questo che stai dicendo?
Poi, caro Vincenzo, l’Italia era sicura anche con la sinistra, con Salvini e le sue paure e le tue paure state portando gli Italiani ad essere razzisti. Mi dissocio da questo status. Viva la libertà di pensiero, di religione e di cultura. Un abbraccio, il tuo collega (consigliere comunale)”.
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