Lite tra adolescenti egiziani finisce nel sangue: necessario l’intervento della polizia. Il ferito, ricoverato al Veneziale, non è in pericolo di vita. L’aggressore è in affidamento in prova: in passato si è reso responsabile, nonostante la giovane età, di reati simili
ISERNIA. Finisce a coltellate, nel bagno di una scuola del capoluogo pentro, una lite fra due minori stranieri, entrambi egiziani.
Terribile la scena che si sono trovati davanti i poliziotti della Squadra Volanti della Questura di Isernia, intervenuti dopo la richiesta di aiuto arrivata al 113: il giovane ferito, riverso a terra sul pavimento del bagno dell’istituto scolastico, aveva perso molto sangue. La felpa bianca che portava addosso ne era intrisa e schizzi di sangue erano presenti anche sulle pareti, oltre che a terra.
Gli agenti – dopo aver richiesto l’intervento di una squadra specializzata in sopralluoghi della Polizia Scientifica, che ha provveduto a cristallizzare la scena del crimine – hanno individuato l’autore dell’aggressione consumata nei bagni della scuola.
Un altro ragazzo, minorenne, anche lui egiziano, condotto negli Uffici della Questura per gli accertamenti di rito.
Il terribile episodio di cronaca sarebbe avvenuto per futili motivi. I due ragazzini avrebbero litigato e poi uno dei due avrebbe estratto un coltello e sferrato più fendenti sul corpo della giovane vittima. In particolare, un fendente ha colpito il giovane sotto la spalla sinistra, altri colpi invece sono stati indirizzati sulla nuca e sulle mani.
Gli uomini della Polizia, con il supporto di un’altra pattuglia, hanno raccolto le testimonianze delle persone che hanno assistito al litigio e di quelle in grado di riferire le circostanze utili alla ricostruzione del tentato omicidio.
Nel corso della perquisizione, è stata ritrovata anche l’arma utilizzata: un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 15 centimetri che è stato sequestrato.
La giovane vittima è stata trasportata presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Veneziale dove è stato medicato. Fortunatamente non è in pericolo di vita.
D’intesa con il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Campobasso, competente per territorio e per materia, l’aggressore è stato deferito in stato di libertà. Il giovane egiziano è in affidamento in prova in quanto responsabile di reati della stessa specie. Successivamente è stato affidato al legale responsabile della comunità che lo ospita.
La vittima, una volta formalizzata la denuncia, è stata affidata al responsabile di un’altra struttura di accoglienza.
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