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Termoli come Isernia nel 2012: con Sbrocca sindaco, maggioranza di centrodestra e rischio nuovo voto

Nella città adriatica le liste di centrodestra collegate a Francesco Roberti registrano oltre il 50 per cento dei voti, decretando maggioranza in Consiglio già al primo turno. Se il centrosinistra bissa il mandato dovrà trovare i numeri in aula


TERMOLI. I due centri maggiori del Molise, chiamati alle urne domenica, non hanno eletto il sindaco al primo turno. Due situazioni simili? Non proprio. Sotto il profilo politico, una è di certo più complicata dell’altra. Nella città adriatica, le liste collegate al candidato del centrodestra, l’ingegnere Francesco Roberti, hanno superato il 50% delle preferenze (fatto questo che non è accaduto a Campobasso, nello schieramento a sostegno del candidato Maria Domenica D’Alessandro).

Ove mai l’elettorato dovesse scegliere Angelo Sbrocca, sindaco uscente e candidato del centrosinistra, il percorso politico del neo sindaco diventerebbe molto simile ad un terreno minato. Un mandato a tempo, destinato a durare davvero poco.

Un sindaco che rischia di governare senza maggioranza, faccenda davvero difficile da gestire. Colpa della cosiddetta ‘anatra zoppa’, ovvero quella circostanza in base alla quale la maggioranza eletta in Consiglio comunale, già al primo turno, sia di colore politico diverso da quello del sindaco eletto. La situazione è disciplinata dal Testo Unico degli enti locali, Decreto Legislativo 267/2000, all’articolo 73 comma 10: “Qualora un candidato alla carica di sindaco – recita la legge – sia proclamato eletto al secondo turno, alla lista o al gruppo di liste ad esso collegate che non abbia già conseguito, ai sensi del comma 8, almeno il 60 per cento dei seggi del Consiglio, viene assegnato il 60 per cento dei seggi, sempreché nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate al primo turno abbia già superato nel turno medesimo il 50 per cento dei voti validi”.

In tempi recenti, questo ‘strano caso politico’ si è paventato in tutta la sua traballante certezza politica ad Isernia, con l’elezione al ballottaggio del compianto Ugo De Vivo, alla guida di un centrosinistra capace di sconfiggere Rosa Iorio, sorella dell’allora governatore Michele Iorio, nonostante lo strapotere delle liste di centrodestra, che al primo turno registratrono oltre il 55 per cento delle preferenze. Risultato: De Vivo aveva in Consiglio 17 consiglieri sui 32 del centrodestra. I quali, il giorno della prima seduta dell’assise, si dimisero in blocco, determinando lo scioglimento del Consiglio comunale e il commissariamento. Uno scenario, insomma, che potrebbe non far dormire sonni tranquilli a Sbrocca, in caso di vittoria il 9 giugno. Ma chissà che stavolta non prevalgono le larghe intese…

 

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