HomeNotizieCRONACA“Nessuna rivolta”: a Macchiagodena fedeli a difesa del parroco

“Nessuna rivolta”: a Macchiagodena fedeli a difesa del parroco

E’ ragionevole e quanto meno comprensibile la riduzione dei consumi onde evitare imbarazzanti inadempienze causate dalla mancanza di risorse. Una sorta di Spending review applicata alla parrocchia a cui il parroco è dovuto responsabilmente ricorrere per superare dette difficoltà.

A tal riguardo – continuano i parrocchiani – la nota positiva, alla domanda di come pensava di poter trovare una soluzione a questi disagi, è che sorprendentemente una folta schiera di fedeli, conosciute le gravi difficoltà, si è offerta di contribuire, ciascuno per le proprie possibilità, con delle offerte a riattivare gli interruttori, i rubinetti ed anche il desiderio di dialogo e di unità nella comunità.

Abbiamo anche richiesto di chiarire le notizie diffuse sul mancato espletamento del catechismo ai ragazzi: in realtà Don Franco ci ha riferito che il catechismo ai ragazzi non è mai stato interrotto e che gli appunti mossi a riguardo provengono dal gruppo di genitori che ha autonomamente deciso di non aderire. Aggiunge che il catechismo è sempre stato e sarà sempre aperto a tutti e la sua disponibilità a riguardo non è mai mancata in passato e che, per nessun motivo, mancherà in futuro!”.

Chiarita anche la questione dell’assenza del parroco al Presepe Vivente. “Don Franco – hanno detto – sorridendo, ci ha fatto rilevare l’inconsistenza di quanto asserito dato che come ogni anno è proprio lui a mettere a disposizione degli organizzatori, che ringrazia e plaude per la loro dedizione e buona riuscita dell’evento, l’intero Villaggio San Nicola. La non apertura del mercatino è stata voluta al fine di non mettere i visitatori in soggezione di dover contribuire ad ulteriori donazioni”.

Per quel che concerne le mancate visite agli ammalati “don Franco – dicono ancora i parrocchiani – ci ha spiegato che da quando è stato onorato della designazione del vescovo Bregantini a cappellano dell’ospedale Cardarelli di Campobasso la sua presenza di mattina in comunità a Macchiagodena è venuta meno e che per ovviare alla pratica dell’eucarestia per tutti coloro che non possono partecipare alle funzioni ha delegato alcune collaboratrici che adempiono con devozione e puntualità a favore delle persone più deboli.

Per i casi gravi o per le persone particolarmente bisognose di ogni età don Franco ha detto che, nonostante gli impegni garantisce a queste la sua vicinanza ed il conforto della parola di Dio. Con umiltà, ha aggiunto che tutto è migliorabile e, di conseguenza farà del tutto per non trascurare nessuno nonostante i suoi impegni con i malati in ospedale”.

Infine, l’auspicio dei fedeli “è che la capacità dialettica in un confronto leale, unito ad un lavoro spirituale di comunità possa condurre alla ricerca di soluzioni per le piccole questioni che invece alimentano le inutili divisioni e la formazione di fazioni e non agevolano il perseguire del bene della comunità”.

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