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Coronavirus, l’avviso dei sindaci che manda in tilt le linee telefoniche: l’Asrem ‘scarica’ le chiamate sui medici curanti

Alcuni amministratori locali avevano invitato i propri concittadini a segnalarsi in caso di accesso al Neuromed negli ultimi 20 giorni


CAMPOBASSO. Sono stati in tantissimi a provare a chiamare, mandando in tilt le linee telefoniche regionali per la gestione dell’emergenza coronavirus. Dopo i 9 casi accertati al Neuromed di Covid-19 (oggi uno dei pazienti, ricoverato a Campobasso, è deceduto), alcuni sindaci – Isernia, Colli a Volturno, Castelpetroso, solo per citarne alcuni – avevano emesso proprio avvisi invitando i propri concittadini recatisi negli ultimi 20 giorni presso la struttura di Pozzilli per motivi di lavoro, visite mediche o altro, a segnalarlo quanto prima ai numeri Asrem 0874-31300 e 0874-409000, dedicati all’emergenza Coronavirus, così da ricevere indicazioni su eventuali restrizioni da adottare. Risultato: centralini in tilt e necessità di deviare le chiamate altrove.

i medici delle linee coronavirus moliseDi qui un avviso fatto circolare dall’Asrem su Facebook a firma ‘I medici delle linee coronavirus Molise’, dove si legge testualmente: “In seguito alle ordinanze emesse da numerosi sindaci che chiedono agli utenti della Neuromed i contattare i numeri regionali per autodenunciarsi, si è registrato un flusso di chiamate smisurato nelle ultime 24 ore tale da generare ore d’attesa. Vogliamo quindi precisare che le linee telefoniche regionali coronavirus sono state istituite per censire ogni cittadino che entra o soggiorna nella regione Molise. Pertanto, per ogni altra necessità sanitaria e per il caso Neuromed, invitiamo i cittadini a chiamare il proprio medico curante per essere censiti, sarà lui a inviare i vostri dati al Servizio di Igiene e Sanità pubblica attraverso la seguente email: coronavirus@asrem.org”.

Sindaci e consiglieri comunali, insomma, avrebbero creato il disguido. Non a caso il governatore Toma, ieri sera, aveva invitato a non emettere ordinanze sull’onda delle emozioni.  Di qui il cambio di strategia, deciso evidentemente nelle ultime ore per evitare intasamenti, visto che su quei numeri, nei giorni scorsi, erano arrivate telefonate anche da parte di chi, lavorando sul territorio senza essersi dovuto spostare al di fuori, aveva avuto contezza di aver avuto contatti con casi Covid-19.

Ora la palla passa ai medici di medicina generale.

 

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