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Coronavirus, anche in Molise la sperimentazione del farmaco per l’artrite reumatoide

Il Tocilizumab utilizzato all’ospedale ‘Cardarelli’ sui casi più gravi. La conferma è arrivata dal governatore Donato Toma. Per l’Avigan, invece, si aspettano le indicazioni dell’Aifa


CAMPOBASSO. La speranza per sconfiggere il Coronavirus passa, oltre che dal rispetto rigoroso delle direttive del Governo e della Regione, restare a casa e distanziamento sociale in primis, anche dall’utilizzo dei farmaci. Quelli già testati e quelli innovativi.

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E’ in corso anche all’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso la sperimentazione con il Tocilizumab, il medicinale della Roche contro l’artrite reumatoide sulla cui efficacia si è espresso, tra i primi, l’oncologo Paolo Ascierto, direttore dell’Unità clinica dell’ospedale ‘Pascale’ di Napoli.

La conferma dell’avvio della sperimentazione, di cui finora non si era parlato, è arrivata dal governatore Donato Toma. “Lo utilizziamo anche in Molise – ha detto il presidente della Regione, parlando a isNews – come prevede il protocollo, a cui ci atteniamo in maniera rigorosa, il farmaco anti artrite va utilizzato sui casi più gravi, perché non si tratta di un prodotto che cura il Coronavirus, ma che riduce l’infiammazione e le complicazioni del contagio”. Quanto ai benefici dell’utilizzo sui pazienti Toma non si è sbilanciato, “è presto per dirlo”.

In Molise, invece, non è in uso l’Avigan o Favipiravir, il famoso prodotto utilizzato in Giappone, dove sarebbero stati raggiunti discreti risultati sul trattamento della malattia. “Aspettiamo direttive dall’Aifa”, ha precisato in proposito Toma. Di certo il prodotto sarà sperimentato in Veneto, visto il via libera dell’Agenzia italiana per il farmaco alla proposta avanzata dal governatore Luca Zaia, e anche in altre regioni del Nord, visto anche l’ok del ministro della Salute Roberto Speranza ad andare avanti con la sperimentazione.

Da segnalare anche che non è scontato poter usufruire del farmaco, essendo quella del Tocilizumab comunque una terapia non in uso presso tutti gli ospedali: anzi, per poterne usufruire è necessario fare apposita domanda. Si segue il protocollo approvato in tempi record da Aifa e dal Comitato Etico in una sinergia tra diverse branche della medicina per affrontare l’emergenza. Ogni centro clinico interessato può iscriversi via internet e può registrare i pazienti da trattare. Sempre tramite la piattaforma partono due volte al giorno gli ordini per il farmaco che la Roche, titolare del brevetto, ha deciso di cedere gratuitamente alle farmacie dei centri.

“Oggi un segnale positivo lo registriamo anche in Molise – ha concluso Toma – E sta nei tre pazienti che sono guariti. E in una riduzione del numero dei contagiati. Ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia: quindi rispetto rigoroso dei decreti e delle ordinanze”.

Carmen Sepede

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