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Caccia, il WWF scrive al Prefetto: “L’ordinanza di Toma viola norme nazionali e direttive europee”

L’associazione ambientalista chiede la sospensione del provvedimento del governatore e di segnalare il caso alla Corte dei Conti. Anche il consigliere regionale De Chirico ha commentato la vicenda: “Una misura discutibile. Spero sia un errore di forma”


CAMPOBASSO. E’ bufera sull’ordinanza con la quale il presidente della Regione Molise Donato Toma consente l’attività venatoria e l’addestramento dei cani fino al 18 maggio prossimo.
Sulle barricate, subito, il WWF che, con una lettera al Prefetto, denuncia come il provvedimento sia contro le normative in materia. E chiede la segnalazione del caso alla Corte dei Conti per presunto danno erariale. Una vicenda non sfuggita neanche al consigliere regionale pentastellato Fabio De Chirico, il quale ha parlato di “misura discutibile”, auspicando un “errore di forma”.

Nello specifico, scrive il WWF: “Si ritiene che tale ordinanza violi la normativa nazionale (L. 157/92) e quella regionale (L. R., 19/93) in materia di attività venatoria, nonché le direttive europee (Direttive 92/43/CEE. e 2009/147/CE) che regolamentano il periodo del prelievo venatorio consentendolo solo in un arco di tempo ristretto”. Nella sostanza, secondo la legge, “la stagione venatoria si estende al massimo tra la terza domenica di settembre e il 31 gennaio, con le regioni che possono derogare rispetto a queste date anticipando l’apertura per alcune specie alla prima domenica di settembre e posticipando la chiusura al 10 febbraio, ma solo per alcune specie e con parere vincolante dell’ISPRA”.
Non solo. “Per quel che concerne l’addestramento dei cani, – ancora il WWF – l’attività venatoria è rigorosamente vietata durante il ritorno al luogo di nidificazione e durante il periodo della nidificazione e le fasi della riproduzione e della dipendenza degli uccelli di tante specie che in questo periodo sono in fasi molto delicate della loro vita […] Si precisa, altresì, che la Legge 157/92 stabilisce che la fauna selvatica é patrimonio indisponibile dello Stato e il suo prelievo può avvenire in deroga, con i tempi e i nodi consentiti dalla normativa su citata”.

Di qui l’istanza al Prefetto: “Le chiediamo, quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, di sospendere, con effetto immediato, l’ordinanza n. 25 del Presidente della Regione Molise e di segnalare alla Corte dei Conti, l’eventuale danno erariale causato”.

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