Per certificare la guarigione dalla malattia, riducendo i tempi di isolamento e risparmiando risorse da destinare ai test sui sintomatici


Coronavirus, cambiate le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità: non serve più il doppio tampone negativo per certificare la guarigione. A prescindere dalla gravità, della malattia adesso bastano tre giorni senza sintomi. Indicazioni già accolte negli Stati Uniti, adesso si dovrà decidere se seguire anche in Italia le nuove procedure.

I nuovi criteri richiesti dell’Oms per porre fine all’isolamento, per i pazienti sintomatici, sono 10 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, più almeno 3 giorni senza sintomi (incluso senza febbre e senza sintomi respiratori). Per i pazienti asintomatici, invece, bastano 10 giorni dopo il tampone positivo.

La modifica è stata decisa in base alle evidenze che dimostrano che il virus attivo, in grado di replicarsi e di infettare, non risulta presente, se non eccezionalmente, nei campioni respiratori del paziente dopo 9 giorni dall’insorgenza dei sintomi, e in particolare nei casi di infezione lieve, contestualmente alla formazione di anticorpi neutralizzanti.

Al contrario, il tampone potrebbe continuare a rilevare tracce non vitali di Rna (non pericoloso) per molte settimane. Inoltre lunghi periodi di isolamento per soggetti senza sintomi incidono sul benessere individuale, sulla società e sull’accesso alle cure sanitarie. Altro vantaggio quello di aumentare le risorse per i tamponi destinati ai sintomatici, risparmiando i costi dei tamponi di verifica.

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