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Salvano dalle fiamme un disabile, il sindaco li chiama: esempio per tutti i cittadini

Gravina ha voluto ringraziare personalmente i due ragazzi di Campobasso che hanno rischiato la vita per portar fuori dalla sua abitazione, che stava andando a fuoco, un uomo su una sedia a rotelle


CAMPOBASSO. “Agire per spegnere fuochi, anziché alimentarli, è ciò che anche noi rappresentanti delle istituzioni e detentori di cariche politiche dovremmo darci come primo punto di condotta”.

E’ quello che ha dichiarato il sindaco Roberto Gravina, informato dal comandante dei Vigili del fuoco di Campobasso, Michele Di Tullio, del gesto di due ragazzi campobassani intervenuti prontamente, lo scorso 21 ottobre, per salvare un uomo su sedia a rotelle da un principio d’incendio, che si stava sviluppando nella sua abitazione in zona Selva Piana.

Gravina ha voluto contattare Fabrizio Pece e Luca Mancinelli, per congratularsi con entrambi ed esprimere il plauso della comunità cittadina per quanto da loro fatto.

“Il gesto di altruismo e di coraggio di Fabrizio e Luca ha permesso di mettere in salvo una vita umana rispondendo, con un’azione immediata, alla richiesta d’aiuto di chi si trovava in quel momento in difficoltà estrema – ha detto il sindaco – In un periodo come quello in cui viviamo che sta acuendo tensioni e conflitti, relegando sempre più spesso in secondo piano la capacità di ascoltare gli altri e le loro richieste d’aiuto, Fabrizio e Luca ci hanno dimostrato con l’esempio quanto sia, invece, opportuno agire in modo solidale e disinteressato.”

Fabrizio e Luca, oltre a mettere in salvo l’uomo che chiedeva aiuto, hanno agito per spegnere subito il fuoco con quello che avevano a propria disposizione, in attesa dell’intervento dei Vigili del fuoco.

“Agire per spegnere fuochi e principi d’incendio, anziché alimentarli – ha aggiunto Gravina – è ciò che anche noi rappresentanti delle istituzioni e detentori di cariche politiche a tutti i livelli e appartenenti a qualunque schieramento, dovremmo darci come primo punto di condotta, lavorando, ora e sempre, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, per il bene delle nostre comunità”. 

“Il non dover dimenticare che a noi politici è richiesto di sentirsi responsabili di ciò che accade nella nostra nazione, nella nostra regione e nel nostro comune, non è un modo per provare a silenziare confronti e dissensi, ma vuol dire incanalare appunti e critiche verso un percorso comune, migliorativo, che progressivamente possa condurci tutti insieme fuori da questo difficile momento emergenziale che stiamo vivendo a livello mondiale. Fabrizio e Luca – ha concluso Gravina – hanno agito insieme e la forza di essere insieme gli ha permesso, in una situazione critica, di trovare la soluzione migliore. Alla loro capacità di interagire oltreché al loro coraggio, un uomo deve la propria vita.”

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