Il consigliere di Fratelli d’Italia, insieme ad Aida Romagnuolo e Filomena Calenda, mette in crisi la maggioranza di centrodestra. “Respinta ogni possibilità di intesa”, ammette l’ex governatore
CAMPOBASSO. “Una maggioranza arrogante e incomprensibile. Di fronte al dramma che il Molise sta vivendo anche in maniera particolare rispetto alle altre regioni d’Italia, insieme alle colleghe Romagnuolo e Calenda avevamo presentato un emendamento per correggere l’inutile, incomprensibile e non condivisibile mozione a firma di Vincenzo Niro e altri”. Durissimo l’affondo del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Michele Iorio, che spiega così la sua adesione alla mozione di sfiducia al governatore Toma, mozione a cui hanno aderito anche l’altra esponente di Fratelli d’Italia, Aida Romagnuolo, e Filomena Calenda.
“Senza troppi fronzoli che servono a confondere le idee della gente, rispetto ad una vera emergenza abbiamo detto due cose”, spiega Iorio: “A casa tutti i responsabili della catena di comando che ha gestito la sanità in questo periodo di pandemia; sospensione della costruzione della torre Covid al Cardarelli, per le note ragioni progettuali, attraverso un’intesa con il governo nazionale e utilizzare le somme residue per ristrutturare il Vietri di Larino. Creando le condizioni per un ospedale Covid attrezzatissimo e funzionale come tanti altri ospedali in Italia. Invece di prepararci a fare tre strutture di rianimazione in moduli mobili spendendo oltre 5 milioni di euro. Somma che può essere dirottata sul Vietri coprendo anche le spese per il personale”.
“La risposta della maggioranza, che nelle dichiarazioni di voto, con protervia e con qualche offesa anche sul profilo personale, ha respinto ogni possibilità di intesa è stata – conclude l’ex governatore – la premessa sulla base della quale senza ogni dubbio ho sottoscritto la mozione di sfiducia al presidente Toma. Nella piena consapevolezza di aver preso la decisione più utile per i molisani”.
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