HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'I segreti della moda e le sfide del turismo: Romolo D’Orazio a...

I segreti della moda e le sfide del turismo: Romolo D’Orazio a tutto tondo

Il Ceo di ModaImpresa, intervistato da Donne sul Web, svela il ‘dietro le quinte’ delle sfilate e poi ‘guarda’ al Molise, al futuro prossimo della regione


Dietro un capo d’abbigliamento c’è una storia, tutta da scoprire. Ci sono lavoro, talento e tanto altro. A svelare i segreti del mondo della moda è il Ceo di ModaImpresa e presidente di Confartigianato Molise, Romolo D’Orazio, intervistato da ‘Donne sul Web’ in vista degli appuntamenti con le passerelle più attese di Milano e Parigi, oltre a Pitti Uomo.

“Nell’immaginario dei consumatori – ha spiegato il manager pentro – la Moda è Milano, è Parigi, le sfilate, le grandi boutique monomarca; tutto questo rappresenta soltanto la punta dell’iceberg, ciò che appare. In realtà il settore si fonda su migliaia di micro e piccole imprese, spesso laboratori artigiani, che formano la cosiddetta filiera del tessile/moda. Dietro un capo di abbigliamento ci sono fornitori di materie prime, product manager, modelliste, sarte prototipiste, laboratori specializzati per singole categorie merceologiche, distretti produttivi, ecc.
L’industria produttiva italiana, più in generale, è formata da centinaia di migliaia di micro e piccole imprese, bisogna sempre tenerlo in debita considerazione quando si programma a livello governativo”.

Non è mancata quindi una domanda sul made in Italy. “In Italia, come dicevo, – ha proseguito D’Orazio – esistono numerosissime aziende che assicurano una filiera produttiva completamente made in Italy; del resto, se i colossi del lusso francese decidono di continuare a produrre in Italia (addirittura aprendo nuove fabbriche), è solo perché ci riconoscono una perizia ed una capacità superiore. È possibile produrre un po’ dappertutto lungo lo stivale, dipende dalla tipologia di prodotto: in Molise, ad esempio, siamo molto strutturati per le produzioni Donna, tessuti leggeri quali sete, chiffon e per le produzioni in denim.
In Abruzzo c’è un’alta specializzazione nei cotoni lavati; in Campania per il capospalla di qualità; in Emilia Romagna e Toscana per la maglieria e così via.
L’Italia è assolutamente in grado di assicurare qualsiasi tipo di produzione”.

Da presidente di Confartigianato e alla luce dell’inserimento del Molise sul ‘podio’ dei luoghi da visitare in Italia secondo il New York Times, D’Orazio è stato esortato anche a dire la sua sul turismo locale, specie nel post-pandemia. “Il Molise è una terra estremamente ricca di offerta turistica – ha perciò raccontato – per citare qualche esempio: ad Isernia abbiamo il Museo del Paleolitico, un insediamento preistorico risalente a 500.000 anni fa. A Castel San Vincenzo abbiamo un’abazia dell’anno 1.000; ad Agnone abbiamo la Fonderia Marinelli che realizza campane e che è l’azienda più antica d’Italia. Ad Altilia Sepino si può visitare la “Città dissepolta”, un insediamento civico Romano; potrei dilungarmi per ore.
Ciò che è sempre mancata è la capacità di promuovere il nostro territorio in maniera coordinata e sistemica ma negli ultimi tempi vedo che qualcosa inizia a cambiare.
Il turismo, in una terra incontaminata e praticamente priva di qualsiasi inquinamento, può costituire davvero uno dei driver della ripartenza post pandemia”.

Infine, il tema della parità di genere nel mondo del lavoro. “Nell’azienda che dirigo – ha spiegato D’Orazio – le donne rappresentano il 70% della forza lavoro; tuttavia non apprezzo particolarmente le questioni legate alla parità di genere.
Questo perché, a mio avviso, esistono collaboratori capaci e collaboratori incapaci al di là dell’essere uomini o donne; già il fatto che si sottolinei la differenza è una sconfitta, a mio avviso. Gli uomini e le donne sono identici dal punto di vista del lavoro, dell’impegno e della competenza, almeno come potenziale iniziale. Poi ciascun individuo riesce meglio o peggio in base alle attitudini, agli studi ed alle esperienze di vita.
Poi sta parlando con un padre di tre figlie femmine…! L’unico modo per superare le discriminazioni che abbiamo vissuto in passato – ha concluso – è quello di evitare di pensare alle ‘categorie’, in generale, ma considerare tutti gli individui uguali e con pari potenziale (uomini, donne, etero, gay, bianchi, neri) e giudicarli esclusivamente sul campo”.

 

Iscriviti al nostro gruppo Facebook ufficiale 

isNews è anche su Telegram: clicca qui per iscriverti

Per ricevere le nostre notizie su Whatsapp, clicca qui e salva il contatto!

 

Più letti

Isernia, sicurezza stradale: studenti a lezione dalla Polizia (FOTO)

Successo e grande interesse per l'incontro con i ragazzi del Majorana-Fascitelli ISERNIA. Continuano le campagne di sicurezza stradale organizzate dalla Polizia di Stato in provincia...
spot_img
spot_img
spot_img