HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Effetto guerra, BioSapori costretta a cambiare forma ai vasetti

Effetto guerra, BioSapori costretta a cambiare forma ai vasetti

La solida e apprezzata azienda di Casacalenda si rifornisce dalle vetrerie ucraine. Il presidente della cooperativa, Rita Marcogliese: “La preoccupazione per la produzione 2022 è stata grande. Ma ci siamo mossi in anticipo”. L’azienda vende anche in Inghilterra, Svizzera, Francia, Belgio e Repubblica Ceca


di Maurizio Cavaliere

Non solo bocche da fuoco, bombe e altri colpi d’artiglieria: la guerra in Ucraina colpisce, come è noto, pure con armi invisibili, che minacciano a migliaia di chilometri di distanza la stabilità dell’economia mondiale.

Esportazioni, importazioni e approvvigionamenti: sono i settori in sofferenza di tante aziende italiane e di alcune molisane.

Cambiano in parte gli scenari delle grandi industrie di successo, pensiamo a La Molisana e Camardo (che vanno forte in Russia) tra le altre, ma anche i processi di pianificazione degli acquisti che possono influenzare la valutazione dei fabbisogni delle aziende più piccole, ma egualmente solide e apprezzate oltre i confini nazionali. BioSapori di Casacalenda è una di queste. Affermata in Italia, la cooperativa vende nell’Unione Europea (Francia, Belgio e Repubblica Ceca) oltre che in Inghilterra e Svizzera.

Nata nel 2000 come progetto di imprenditorialità femminile, per la raccolta e trasformazione dei migliori prodotti bio della terra molisana, Biosapori è costretta oggi a fronteggiare alcuni evidenti effetti della guerra. Le vendite arrivano fino alla Repubblica Ceca, ma le insidie vere sono altre. “Sì – centra subito il tema la Presidente della cooperativa, Rita Marcogliere – per i nostri vasetti ci riforniamo dalle vetrerie ucraine. Potete immaginare la situazione”. Problemi veri e attuali, che in verità non sono piovuti dal cielo come meteoriti. “Diciamo che la guerra tra Russia e Ucraina è cominciata ben prima di quello che vediamo oggi. E’ da un po’ che viviamo tutti la difficoltà nel reperimento delle materie prime, complicato dall’aumento dei costi e dalle difficoltà a produrre. Per assurdo – prosegue – abbiamo tutto e non possiamo consegnare per mancanza di carta per le etichette”. Non solo.

Sono gli esempi pratici a rendere l’idea: dopo più di 20 anni di vita e un marchio riconoscibile e da sempre sinonimo di ‘cose buone dal Molise’, BioSapori ha rischiato di dover cambiare la forma dello storico vasetto. “Per evitare di rimanere senza, abbiamo dovuto acquistare in anticipo la produzione 2022. Per fortuna abbiamo fatto le produzioni autunnali. Inoltre – prosegue Rita Marcogliese – ogni anno l’attività si ferma e riapriamo il laboratorio ad aprile. Tuttavia, alcune produzioni autunnali per altri clienti sono state fatte cambiando il formato dei vasi”.

La geopolitica, mista alla follia umana, può dunque scuotere i contenuti di una storia molisana fatta di passione, professionalità e lungimiranza. “La preoccupazione per la produzione 2022 è stata grande e i problemi restano: perciò abbiamo acquistato i vasi per tutta la produzione primaverile. Per altro – conclude Rita Marcogliese – dal primo aprile aumenterà di nuovo il costo delle materie prime”.

Chi più chi meno, i produttori molisani che commerciano con l’estero subiscono gli effetti del drammatico conflitto in atto nell’Europa orientale. Sarà un anno molto difficile da superare anche se, nella rinomata azienda di Casacalenda, il cui Shop è al numero 53 di Via Scipione di Blasio, si lavora e si produce intensamente. Come sempre da 20 anni.

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