Le parole del sindaco Roberto Gravina, alla cerimonia che si è svolta presso l’Auditorium del Liceo Classico ‘Mario Pagano’
CAMPOBASSO. Molise alla ribalta nazionale con le Convittiadi. Manifestazione conclusa con la cerimonia di premiazione che si è svolta questo pomeriggio, presso l’Auditorium del Liceo Classico ‘Mario Pagano’ in via Scardocchia. Centinaia gli studenti italiani che dal 3 aprile ad oggi sono stati in città per le competizioni.
Le Convittiadi, di fatto le Olimpiadi Nazionali dei Convitti italiani, sono annualmente organizzate da uno degli Istituti Educativi nazionali aderenti all’Anies (l’Associazione Nazionale degli Istituti Educativi Statali). L’edizione 2022 svolta a Campobasso è stata organizzata dal Convitto nazionale ‘Mario Pagano’ con la stretta collaborazione del Comune di Campobasso, del Coni Molise e dell’Università degli Studi del Molise.
Anche questa edizione campobassana della manifestazione ha coinvolto centinaia di ragazzi e ragazze, dagli 11 ai 16 anni, chiamati a confrontarsi in diverse discipline sportive ed artistiche per un’intera settimana di gare.
“Campobasso ha accolto e sostenuto i tanti rappresentanti dei Convitti Nazionali giunti nella nostra città in questi giorni e lo ha fatto con entusiasmo – ha detto il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina che ha partecipato alla cerimonia finale – perché essere parte, tutti insieme, delle esperienze di vita e di formazione delle giovani generazioni, non può che renderci felici, a maggior ragione dopo l’aver passato anni davvero difficili e complicati per tutto ciò che concerne l’universo giovanile, dalla socialità, all’istruzione, all’attività sportiva”.
“Quest’edizione delle Convittiadi – ha concluso Gravina – lascia in dote ad ognuno un patrimonio di ritrovata fiducia e, in particolar modo, ha reso evidente come la nostra comunità abbia saputo lavorare con quell’unità d’intenti indispensabile per rendere Campobasso indimenticabile per tutti questi ragazzi ai quali oggi diciamo soltanto arrivederci, convinti che torneranno presto a trovarci come si torna a trovare un buon amico.”
