L’associazione, che si occupa di affiancare i malati durante le cure, esprime preoccupazione e invoca l’intervento delle istituzioni per scongiurare la perdita del servizio salvavita


CAMPOBASSO. Impossibile sforare il budget, dunque stop alla radioterapia per i molisani. Questa l’estrema sintesi dell’amaro annuncio dei vertici del Gemelli Molise, che da ieri ha gettato la sanità locale ancora più nel baratro e i cittadini, specie i malati oncologici, nello sconforto.

Ed ecco che ad intervenire, tra gli altri, sulla questione oggi è la Lilt di Campobasso, che da sempre affianca i pazienti nel loro percorso di cura, che invoca soluzioni immediate, lanciando un appello a Regione e Asrem.

“Non è pensabile che l’unico centro radioterapico molisano non eroghi più le prestazioni salvavita ai cittadini molisani – recita una nota stampa dell’associazione – In un clima di incertezza e di complessità della nostra sanità i pazienti oncologici sono quelli che pagano sempre il prezzo più alto in ogni campo. Già la pandemia ha rallentato diagnosi e cure oncologiche creando un gap che stiamo cercando di risanare e adesso lo stop alle prestazioni radioterapiche nella Regione Molise rischia di aumentarlo nuovamente. La LILT Campobasso da anni effettua il servizio di trasporto dei malati oncologici verso i luoghi di cura, ed in particolare verso il Gemelli Molise, che è l’unico centro di radioterapia della Regione. Adesso i pazienti sono disorientati e confusi, hanno paura di quello che succederà e che non potranno più fare, saranno costretti a recarsi fuori regione con ulteriore aggravio di spese e costi in un periodo, tra l’altro, di forte crisi economica. L’Associazione Provinciale LILT Campobasso, da sempre al fianco dei malati oncologici, chiede a gran voce una soluzione immediata e l’intervento dei vertici Asrem e Regione Molise per riattivare il servizio necessario per la vita dei cittadini molisani”.