Le parole dell’allora presidente della Repubblica Ciampi continuano a pesare come macigni. Cittadinanzattiva: “Molto è stato fatto ma servono più investimenti”. Domani la giornata della memoria a San Giuliano di Puglia


di Deborah Di Vincenzo

SAN GIULIANO DI PUGLIA. “Noi adulti, noi genitori, sentiamo la responsabilità di non essere stati capaci di proteggere i nostri figli”.

Restano scolpite nella memoria collettiva le parole, pesanti come macigni, pronunciate dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi all’uscita dell’ospedale di Larino dove andò a trovare i bambini superstiti della tragedia di San Giuliano di Puglia. Il presidente aveva ancora chiara nelle orecchie la voce rotta dal pianto della mamma di Luigi, che durante il funerale dei bambini disse “chiedo a tutti una sola cosa: che le nostre scuole siano più sicure”.  “Ha ragione una mamma – fu la risposta di Ciampi – quando dice mio figlio è a scuola, deve pensare che è nel posto più sicuro che esiste”.

Ciampi a San Giuliano di Puglia

Sono trascorsi 20 anni dal terremoto e cosa è cambiato? A fare il punto è Cittadinanzattiva. Oggi sono oltre 17.000 gli edifici scolastici, sul totale di 40.293 scuole del nostro Paese, situati in zona 1 e zona 2 ossia a medio ed elevato rischio sismico e 4 milioni e 300.000 i bambini e i ragazzi che risiedono in queste zone. Eppure gli edifici migliorati e adeguati sismicamente sono soltanto il 2% mentre quelli progettati secondo la normativa antisismica sono 2.740, ossia il 7%.

 I risultati migliori si riferiscono a Friuli Venezia Giulia (28%), Umbria (23%), Marche (17%), Molise e Toscana (12%), Veneto (10%). Tra le Regioni meno virtuose: Campania (1%), Lazio (2%), Liguria e Lombardia (3%). Rispetto, poi, alle prove di evacuazione, obbligatorie almeno due volte l’anno, nel 2020-2021 sono state effettuate in poco più della metà delle scuole (56%), non sono state effettuate nel 33% o solo alcune classi nell’11%. E quando vengono effettuate riguardano quasi esclusivamente il rischio Incendio (99%), e quello sismico (77%).

“Sono passati 20 anni dal crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, e da allora molto è stato fatto per migliorare l’edilizia pubblica del nostro Paese, soprattutto in relazione alla classificazione sismica del territorio, alla revisione della normativa antisismica, ad interventi di adeguamento per molti edifici pubblici. Ma molto resta da fare, come ogni anno mostriamo con i dati del nostro Rapporto sulla sicurezza delle scuole” dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva che, proprio a seguito di quella tragedia diede avvio al suo programma nazionale Impararesicuri.

Gli episodi di crollo negli edifici scolastici non accennano a fermarsi: dall’inizio della scuola ad oggi Cittadinanzattiva ne ha censiti già 15 – di cui il più preoccupante ha riguardato l’Aula dell’Università di Cagliari – che testimoniano la necessità di incrementare i sopralluoghi preventivi da parte di Comuni, Province, Città Metropolitane, di prevedere fondi ad hoc sia per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che per indagini diagnostiche di soffitti, controsoffitti, solai. “Per fare ciò occorrono risorse aggiuntive che gli enti locali possano destinare a queste azioni – continua Bizzarri – Per questo ci rivolgiamo al Governo e al nuovo ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, perché si faccia memoria di questa tragedia impegnandosi da subito nel proseguire gli interventi di edilizia scolastica già previsti, nell’intervenire e rimuovere le cause dei ritardi e nel programmare nuovi provvedimenti urgenti”.

IL TERREMOTO CHE PORTO’ VIA I BIMBI. Giorni drammatici, le cui immagini fecero il giro del mondo e il cui ricordo resta e deve restare vivo. Sono trascorsi esattamente venti anni da quella che, a tutti gli effetti, è stata stata e resta una delle pagine più nere della storia recente del Molise. Il 31 ottobre 2002 alle ore 11.32 la terrà tremò e seppellì sotto le macerie della scuola ‘Jovine’ 26 bambini e la loro maestra. Un altro piccolo angelo morì dopo un mese di agonia. Quel maledetto giorno morirono anche altre due persone, sempre a San Giuliano. I bimbi sopravvissuti oggi sono diventati adulti e si sono laureati, come Veronica D’Ascenzo e il campione di nuoto paralimpico Pompeo Barbieri. Gli altri, i 27 Angeli di San Giuliano, i loro piccoli amici che quella mattina erano andati a scuola per festeggiare Halloween, invece non ci sono più. Una generazione spazzata via da una scossa. Perché l’epicentro del sisma, somma sfortuna, era situato proprio sotto la scuola. La forza della natura accompagnata dalla mano dell’uomo: la sopraelevazione dell’edificio, che aveva reso la scuola più fragile: questa la verità processuale.

LA GIORNATA DELLA MEMORIA. Domani, 31 ottobre, si celebra come ogni anno la ‘Giornata della Memoria. Previsto un momento di raccoglimento alle ore 11.32 nel cimitero con la deposizione di una corona di fiori nel Parco della memoria. Alle 16 è invece in programma un focus sugli edifici e fondi Pnrr, ‘Dopo vent’anni da San Giuliano cosa è cambiato?’ a cura di Tony Nira, giornalista di Avvenire. Alle 16.45 la consegna di targhe della solidarietà ai sindaci italiani, alle ore 17 la santa messa nella chiesa madre. Alle 18.45 Claudio Ruzza, procuratore presso il Tribunale dei minori di Campobasso presenterà il suo libro ‘Disastri italiani’ (edizioni La compagnia del libro). Previsti i saluti del sindaco Giuseppe Ferrante e gli interventi del sindaco di Termoli Francesco Roberti, di Nicola Morra già presidente Antimafia del coordinamento nazionale ‘Noi non dimentichiamo’, il comitato Vittime della scuola. Alle ore 20 fiaccolata lungo il percorso della memora. Alla cerimonia in cimitero parteciperanno anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il parlamentare molisano Lorenzo Cesa, oltre ad amministratori regionali e locali.