La conferenza dei sindaci

Questa mattina la conferenza dei primi cittadini per affrontare la questione relativa alle associazioni che assicurano il servizio e che hanno annunciato lo stop dal primo gennaio. Toma e Florenzano assenti alla riunione


CAMPOBASSO. Sospendere il bando e adeguarlo. Questa in estrema sintesi la richiesta venuta fuori dalla Conferenza dei sindaci che oggi si è riunita a Campobasso per discutere della questione 118.

Come noto dal 1º gennaio le associazioni che, da oltre 20 anni, assicurano il servizio si fermeranno in quanto ritengono finanziariamente insostenibili le condizioni contenute nell’Avviso pubblico della Asrem, in scadenza il prossimo 16 gennaio.

“Al termine della riunione- riferisce il sindaco di Isernia Piero Castrataro – alla quale nonostante l’invito non hanno preso parte il commissario Toma e il direttore generale Florenzano, si è deciso di chiedere ad Asrem e struttura commissariale di recepire le istanze delle Associazioni ed eventualmente sospendere l’Avviso pubblico per un adeguamento dello stesso ai parametri nazionali sui costi del servizio”.

Ai soggetti istituzionali preposti, inoltre, la Conferenza dei Sindaci ha chiesto di fornire risposte chiare sulle iniziative che saranno adottate per assicurare continuità al servizio dopo lo stop annunciato dalle Associazioni, alle quali va il nostro sostegno e la nostra vicinanza.

“Resta da registrare, con amarezza – ha detto ancora Castrataro – l’assenza del commissario Toma e del direttore generale dell’Asrem Florenzano che hanno eluso un confronto che poteva rivelarsi risolutivo mostrando, ancora una volta, totale inadeguatezza nella gestione di problematiche essenziali per la sopravvivenza di questo territorio e per la tutela del diritto alla salute”.


Dello stesso avviso anche il sindaco di Campobasso Roberto Gravina. “La cosa grave – ha detto – è che oggi avremmo potuto meglio comprendere le ragioni di una situazione che appare inverosimile e invece l’assenza (non sappiamo se giustificata) della dirigenza sanitaria, interlocutore naturale della Conferenza dei Sindaci, ha di fatto impedito di poter approfondire la situazione, che resta purtroppo grave.

Sembra esserci su tutto questo, come su diversi altri aspetti della situazione, a voler essere indulgenti, – ha aggiunto Gravina- una superficialità gestionale che purtroppo si ritrovano a scontare poi associazioni e cittadini.

Detto ciò – ha detto in conclusione il sindaco di Campobasso – una disciplina nazionale su questo settore, visto anche quanto potrebbe accadere come riflesso di un’eventuale processo di autonomia regionale differenziata, sarebbe quanto meno auspicabile e andrebbe posta come punto di discussione dai rappresentanti della nostra regione in Parlamento.”