Regionali, si parte coi ricorsi. Iacovino: “Legge elettorale incostituzionale”

L’avvocato e candidato di Costruire Democrazia esprime dubbi sulla soglia di sbarramento e sul ‘ticket’, il doppio voto per due aspiranti consiglieri della stessa lista


CAMPOBASSO. Elezioni Regionali, la proclamazione degli eletti ancora non è stata effettuata, ma si annunciano già i primi ricorsi elettorali.

L’avvocato Vincenzo Iacovino, candidato di Costruire Democrazia evidenzia quelli che, a suo avviso, sono principi di incostituzionalità della legge elettorale in vigore.

“Il voto espresso dai molisani – chiarisce – va senz’altro rispettato, anche se forti sono i dubbi sulla libertà di voto coartato da lobby e famiglie. Ciò premesso, va comunque detto che diversi sono i profili di incostituzionalità della legge elettorale. Tra i più rilevanti lo sbarramento dell’8 e del 5%, a seconda se si competa da soli o con gli schieramenti convenzionali: un sistema elettorale che non consente una libera formazione e competizione con il sistema proporzionale oltre gli schieramenti e con limiti ingiustificabili”.

Altro profilo di incostituzionalità, secondo Iacovino, è la previsione del ‘ticket’, ovvero la possibilità di dare un doppio voto, a un uomo e una donna candidati nella stessa lista. “È stato dimostrato che basta un accordo tra due soggetti che non hanno i numeri e pertanto non rappresentativi, che il loro consenso si raddoppia in modo sleale, rispetto a chi corre da solo o non ha possibilità di fare ticket – ha affermato il legale. Se poi si pensa che questo ticket possa essere fatto con e tra più soggetti della stessa lista, il gioco è fatto, con evidente alterazione del consenso elettorale numerico reale. Ovviamente qualora questi profili di incostituzionalità vengano valutati e accolti, si tornerebbe al voto”.