HomeEVIDENZAGiunta Roberti, iniziato il confronto: attesa la nomina degli assessori

Giunta Roberti, iniziato il confronto: attesa la nomina degli assessori

Questa sera la riunione di maggioranza, ribadito il concetto del no agli uscenti della giunta Toma. Trattative politiche per individuare anche il presidente del Consiglio, mentre la prima priorità resta il bilancio, che non è stato ancora approvato, con grande difficoltà per chi attende pagamenti dalla Regione


CAMPOBASSO. Il confronto con le segreterie di partito e con la maggioranza è cominciato. E la parola discontinuità, che Francesco Roberti ha pronunciato insediandosi a Palazzo Vitale, è entrata prepotentemente nel tavolo del dibattito. Non delle trattative, perché i partiti possono proporre, ma la decisione su chi nominare nella giunta spetta al governatore. Un concetto ribadito nella riunione che si è svolta questa sera a Palazzo Vitale. Presenti gli eletti.

“Faremo in modo che ci sia un rinnovamento, perché cambiando solo l’ordine dei fattori il risultato non cambia”, le sue parole. Che significa no agli assessori della giunta Toma nel nuovo esecutivo. Rinnovamento, ha spiegato Roberti, che significa anche dare nuova spinta propulsiva alla giunta. Che potrebbe essere nominata entro la fine della settimana. Quando saranno passati dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e dopo la correzione del seggio ‘ballerino’, spettante a Roberto Di Pardo, de Il Molise in buone mani e non ad Aida Romagnuolo, di Fratelli d’Italia, come ha sancito l’Ufficio elettorale centrale, modificando in autotutela l’attribuzione del seggio. Anche se non si esclude neppure che si voglia prima trovare l’accordo sulla presidenza del Consiglio, per provvedere poi a chiudere sulla compagine di governo. Quindi qualche giorno in più.

In un’ipotesi di giunta a cinque – il numero massimo di assessori regionali nominabili, a meno che Roberti non decida di fare un esecutivo a quattro – due poltrone potrebbero spettare a Fratelli d’Italia, il partito più votato, presente con 4 rappresentanti in Consiglio. In pole position c’è Salvatore Micone, il consigliere che ha avuto il maggior numero dei voti e che nella precedente legislatura non era in giunta, ma aveva l’importante incarico di presidente del Consiglio regionale. Per lui l’assessorato sembra certo e potrebbe arrivare anche la nomina a vice presidente della giunta. L’altro posto per il partito della Meloni potrebbe andare a Michele Iorio. Che ha rinunciato alla candidatura in solitaria, ma che pare interessato anche alla presidenza del Consiglio. Altro incarico ambito anche da altri pezzi della maggioranza, che sarà assegnato nella prima seduta della nuova legislatura.

Forza Italia, che ha già espresso il governatore, dovrebbe avere un assessorato. Alte le quotazioni per Andrea Di Lucente, arrivato dietro Nicola Cavaliere, che è però un uscente. Elemento che non lo agevola di certo.

Restano altri due posti in giunta. In lizza c’è Stefania Passarelli, prima eletta della lista ‘Il Molise che vogliamo’ e quota rosa, ma a chiedere rappresentanza – lo ha fatto direttamente Matteo Salvini – è anche la Lega, che a palazzo D’Aimmo ha eletto Massimo Sabusco, anche se nel toto-candidati c’è anche Michele Marone, assessore per meno di un anno con Toma. C’è poi la lista del presidente, ‘Noi moderati’, il più votato è Fabio Cofelice, mentre sembra difficile la riconferma per Vincenzo Niro, dei Popolari per l’Italia.

Il tempo stringe e la quadra va trovata entro pochi giorni. Tanto più che la giunta dovrà mettersi immediatamente al lavoro per operare sulle priorità. La prima, lo ha rimarcato anche il candidato del centrosinistra Roberto Gravina, è la mancanza del bilancio 2023. Senza il quale si continua a lavorare in ‘dodicesimi’, con una conseguenza non da poco: lo stop ai pagamenti. Un problema non da poco per fornitori (anche di servizi) della Regione. E per le aziende, che hanno anche difficoltà a versare gli stipendi ai dipendenti.

Carmen Sepede

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