Biblioteca Romano gremita per la presentazione del libro del sindaco di Pesaro e presidente nazionale Ali


ISERNIA, Un dialogo ed un confronto, moderato dal giornalista Pasquale Di Bello, franco e senza ‘giri di parole’, sulle motivazioni delle ultime sconfitte elettorali del centrosinistra, che Matteo Ricci ha chiesto di evidenziare alle famiglie italiane, tra delusione e speranze, necessità e capacità di tornare al governo del Paese, ma soprattutto di dare risposte certe e credibili ai problemi veri e quotidiani agli italiani.

“Sono cresciuto a pane e politica, cosa che considero una virtù – ha esordito il sindaco di Pesaro e presidente Nazionale di Ali Lega delle Autonomie Italiane – credo fortemente nel valore della gavetta e nei percorsi politici, credo nelle persone che si sono impegnate per affermarsi”.

Oltre 200 pagine che raccontano il viaggio nella provincia italiana che Ricci ha fatto nell’ultimo anno, entrando a casa delle persone, sedendo al loro tavolo per ascoltare e capirne le problematiche, le idee, le visioni, le battaglie, “che spesso coincidono con quelle che portiamo avanti noi amministratori locali”, come la sicurezza, la salute, l’accoglienza, “temi su cui la sinistra non deve giocare in difesa”, ha detto.

“In questi anni abbiamo parlato alle stesse persone, serviva un esercizio di partecipazione nuovo, una politica di prossimità. Le opinioni si creano nei momenti di condivisione, come una cena. Così ho voluto riproporre un format che a Pesaro ho sperimentato diversi anni fa, quello del ‘Sindaco in Famiglia’, per andare a casa delle persone, che quasi mai si trovano alle assemblee pubbliche». In 10 mesi Ricci ha girato l’Italia da nord a sud: Matera, Legnano, San Gimignano, Grottaferrata, Torino, Faenza. “La comunicazione calda non è in contrapposizione con quella digitale, “Pane e Politica” lo dimostra: la cena condivisa era trasmessa in diretta Facebook sui miei social, e le migliaia di utenti che la seguivano potevano interagire con noi attraverso i commenti, domande alle quali abbiamo risposto in diretta”. Un aspetto sociologico interessante, “sono spariti gli odiatori. I protagonisti è stata la famiglia che mi ha ospitato, e intorno ad essa si è creata una comunità digitale che protegge la discussione e la rende più civile”. Studenti, artigiani, imprenditori, disoccupati, «ho incontrato persone vere, che nonostante tutto vogliono ancora bene al centrosinistra, e le loro storie sono tutte raccontate in questo libro”.

Presenti nella sala della biblioteca comunale di Isernia, il sindaco Pietro Castrataro, il presidente della Provincia di Isernia Daniele Saia, il neo presidente di Ali Molise Bibiana Chierchia, il Consigliere regionale e vice presidente nazionale di Ali Micaela Fanelli, tanti amministratori locali e cittadini, accomunati dalla certezza che “nulla è acquisito per sempre – ha detto ancora Matteo Ricci – Dobbiamo essere percepiti come un’alternativa di governo forte, ma per essere competitivi dobbiamo costruire un nuovo centrosinistra, andando a conquistare l’elettorato mobile. E per vincere, devi avere la capacità ideale, progettuale, identitaria, di guardare al futuro, che ti consente sia di tenere ben saldo chi già è all’interno del tuo campo, sia di convincere qualsiasi tipo di elettore. Le opposizioni devono mettere in campo azioni concrete per il Paese ed essere unite”.

Tanti altri sono stati i temi trattati nella presentazione di ‘Pane e politica’, come quello del salario minimo “riprendiamoci la bandiera del riscatto sociale. Su questo tema il governo balbetta”, la sanità pubblica, l’autonomia differenziata “che crea solo più disuguaglianze”, la sicurezza, la legge elettorale e quella di bilancio, il PNRR, le lezioni europee e il sogno degli Stati Uniti d’Europa, “perché abbiamo bisogno di una politica comunitaria”.

“Abbiamo necessità di ritrovare prossimità e di ricostruire un rapporto profondo con i cittadini e con il territorio – il commento a margine dell’incontro di Micaela Fanelli – una ricucitura sociale e politica indispensabile per affrontare e risolvere i grandi temi nell’agenda nazionale e regionale. Una necessità anche e soprattutto per il Molise, dove più che in altre regioni d’Italia, i problemi mordono la vita quotidiana delle persone. Questa deve essere la bussola politica del centrosinistra, sia a livello locale che nazionale”.