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Festa della Liberazione, Maria Luisa Forte: “I diritti di oggi sono conquiste fatte a costo della vita”

La candidata della coalizione progressista: “Senza il 25 aprile non ci sarebbe il 2 giugno. I testimoni diretti stanno scomparendo e abbiamo il dovere di ereditare questa memoria”


CAMPOBASSO. “Il governo ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana. Finché la parola antifascismo non verrà pronunciata da chi ci governa lo spettro del fascismo continuerà ad infestare la casa della democrazia italiana”.

Dopo aver letto il discorso di Antonio Scurati, censurato dal governo Meloni, e l’ultimo intervento di Matteotti prima della sua morte nel 1924, la candidata sindaca della coalizione progressista alle prossime elezioni comunali di Campobasso, Maria Luisa Forte, questa mattina, in occasione della festa della Liberazione, ha incontrato la cittadinanza in villa Musenga.

“Il 25 aprile è stato l’ultimo atto di una storia molto lunga, di una Resistenza che non inizia nel 1943, ma comincia già negli anni ’20, come dimostrano il delitto Matteotti, le uccisioni dei fratelli Rosselli, Antonio Gramsci, Piero Gobetti e tanti altri. Ecco che cos’è il 25 aprile, un giorno di memoria che ricorda la lotta non solo contro il nazismo, ma anche contro quel fenomeno tutto italiano che fu il fascismo” ha evidenziato Forte.

“La Resistenza è tutto, le testimonianze, i partigiani, i soldati che non giurarono fedeltà alla Repubblica di Salò, la popolazione che protesse i partigiani ‘dividendo il pane che non c’era’. Questa memoria la dobbiamo trasmettere alle giovani generazioni”.

“I testimoni diretti stanno scomparendo e allora noi dobbiamo ereditare questa memoria e trasmetterla a tutti. Memoria di tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita. Senza il 25 aprile non ci sarebbe stato il 2 giugno, non ci sarebbe stata la Repubblica democratica e non ci sarebbe stata la Costituzione”.

“Il 25 aprile non è solo un giorno di festa, ma una coscienza collettiva e una consapevolezza che i diritti che oggi abbiamo non sono doni ma conquiste fatte con la lotta e la vita. Per questo dobbiamo costantemente preservarli e il 25 aprile deve essere vigilanza democratica, proprio perché oggi in Parlamento stanno passando il premierato e l’autonomia differenziata”.

“La nostra visione della città invece è basata sull’uguaglianza e la dignità delle persone sancite dalla nostra Costituzione” ha chiosato la candidata sindaca della coalizione progressista.

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