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Molise Dati non vuole ‘sparire’: innovazione e professionalità specifiche, ecco come diventare una risorsa per la Regione

Le difficoltà finanziarie ‘arrivano’ da lontano: 5 milioni di fatture non pagate nel biennio 2011-2013, poi il taglio della convenzione (passata da 7 a 3 milioni di euro l’anno). Ma la società in house rilancia e propone servizi innovativi. E sui 20mila euro ‘tagliati’ dall’Ufficio di presidenza, partita già la diffida e messa in mora.


CAMPOBASSO. Trentatré dipendenti, risorse dimezzate nel corso degli anni ma una serie di politiche e strategie tese al rilancio e non alla dismissione. Il futuro parla un linguaggio nuovo, ha strumenti diversi e l’innovazione rappresenta di certo la marcia in più per le aziende come la società in house della Regione Molise, finita al centro di una interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle.

Dalla palazzina di via Insorti d’Ungheria a Campobasso, sede della Molise Dati Spa, la chiave di lettura del ‘momento’ e delle possibili soluzioni ai problemi è, invece, pacata e anche ottimistica. Certo, nessuno nega che i problemi – soprattutto di natura economica – ci siano ma, al contempo, si sottolinea spesso che sono in atto precise azioni, mirate alla ulteriore specializzazione nell’ambito del mercato di riferimento e, di conseguenza, alla ‘voglia’ di rimanerci con un ruolo di primo piano.

Si parte dai famigerati 5 milioni di euro che la Molise Dati dovrebbe avere dalla Regione Molise: si tratta, effettivamente, di un credito, risultato dal mancato pagamento di fatture che risalgono al periodo 2011-2013. Qualche tempo fa questa somma (di fatto inferiore al valore annuale della convenzione stipulata tra Regione e Molise Dati e rivista ‘al ribasso’ nel 2014, che all’epoca si aggirava sui 7 milioni di euro) è diventata oggetto di un decreto ingiuntivo, trasformato da qualche mese in un arbitrato. In pratica si sta cercando una mediazione con la Regione Molise affinché la somma possa essere recuperata, anche non completamente e in più rate, in modo da permettere alla società di proseguire con la fase di rilancio sulla quale sta comunque lavorando.

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