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Viabilità, Matticoli ‘smonta’ le soluzioni di Greco e difende la Provincia

Prosegue la diatriba tra il consigliere provinciale e il consigliere regionale grillino sui lavori alla galleria Fonte Valloni di Belmonte del Sannio. L’esponente di via Berta spiega punto per punto la ‘ratio’ degli interventi


ISERNIA. Prosegue la querelle a distanza tra il consigliere provinciale pentro, delegato alle Infrastrutture, Mike Matticoli e il consigliere regionale Andrea Greco circa i lavori di sistemazione della galleria Fonte Valloni in agro di Belmonte del Sannio, con conseguente chiusura al traffico del tunnel.

All’esponente grillino, che invocato soluzioni alternative come il senso di marcia alternato, criticando altresì l’esecuzione di interventi in loco avvenuta già due anni fa senza risultati e paventando un eventuale ricorso in procura e all’anticorruzione per verificare la liceità delle procedure per l’affidamento dei lavori, replica ancora una volta Matticoli, punto per punto, anticipando la volontà di chiudere la questione ‘una volta per tutte’. E diffidando il consigliere regionale dal “gettare ombre sull’operato della Provincia di Isernia”.

L’IMPRATICABILITA’ DELLE SOLUZIONI ALTERNATIVE. “Ribadisco – scrive Matticoli – che la galleria Fonte Valloni è stata chiusa in quanto, per la tipologia dei lavori da eseguire, non sarebbe stato possibile istituire un senso unico alternato, così come non sarebbe stato possibile prevedere un intervento solo in alcune ore meno trafficate in quanto, per l’esecuzione dei lavori viene utilizzata la cosiddetta macchina scarificatrice la cui impalcatura occupa l’intera carreggiata e le dimensioni dell’impalcatura sono tali da non consentire il passaggio neppure i mezzi della ditta esecutrice. La detta macchina erode la calotta al fine di creare lo spessore utile per il ripristino con rete elettrosaldata, calcestruzzo e collanti speciali che vengono spruzzati ad altissima pressione. Durante le operazioni di scarificazione, vengono prodotte grosse quantità di detriti e polvere che non consentirebbero di transitar e in sicurezza in caso di senso unico alternato e unitamente ai tempi necessari per smontare e rimontare ogni giorno l’intera impalcatura renderebbero assolutamente impraticabili entrambe le soluzioni proposte da Greco”.

IL DOPPIO INTERVENTO E GLI AFFIDAMENTI. “Sulle motivazioni del doppio intervento, – prosegue Matticoli – ribadisco come le criticità sulle quali si sta intervenendo oggi, siano emerse nel corso del primo intervento ed erano impreviste ed imprevedibili prima di allora. Per quanto concerne gli affidamenti, come dovrebbe essere noto a Greco, la procedura di gara ristretta è prevista e disciplinata dal Codice degli Appalti ed il secondo intervento è stato affidato mediante affidamento diretto per univocità di lavorazioni e responsabilità, anche questo previsto e disciplinato dallo stesso Codice. Tutti gli atti sono pubblici ed accessibili a chiunque, siamo disponibili a partecipare a tavoli in qualsiasi sede, auspicando però la presenza anche di tecnici di fiducia del Consigliere Greco, al fine di far interloquire tra loro persone che parlano la stessa lingua, il tutto con documenti e leggi alla mano. La struttura della Provincia sarà ben lieta di fornire tutte le delucidazioni che saranno richieste. Poi se Greco lo ritiene opportuno, può coinvolgere sin da ora le Procure o l’Autorità Anticorruzione, la Provincia di Isernia è un palazzo di vetro opera in piena trasparenza e tutte le attività sono svolte nel massimo rispetto delle leggi”.

LE OMBRE. “Greco può sollevare tutti i casi che vuole, del resto non deve fare altro sedendo tra i banchi dell’opposizione, e non deve chiedere il permesso a nessuno. Ma non consento né a lui né ad altri, senza avere in mano il benché minimo elemento, – afferma piccato il consigliere provinciale – di gettare ombre e dubbi sull’operato di un ente che, oltre a lavorare in estrema trasparenza e nel rispetto delle leggi, a differenza di altri, lavora anche in estrema difficoltà dando comunque risposte all’utenza, e ciò nel vano tentativo di far apparire alla collettività che tutti – eccetto i ‘grillini’ – operano nell’illegalità. Mi rendo conto che quanto affermato nel mio precedente comunicato – si avvia a concludere Matticoli – possa aver urtato la sensibilità del Consigliere Greco. Probabilmente sono io ad aver toccato un nervo scoperto, laddove ho integralmente demolito l’unico grande cavallo di battaglia utilizzato dal M5S in campagna elettorale e cioè il (piccolo) taglio dei compensi, informandolo dell’assoluta gratuità con cui noi consiglieri provinciali operiamo nell’esclusivo interesse della collettività e senza tornaconto alcuno. Come accennato – chiosa – non saranno date ulteriori risposte o repliche in relazione a successivi eventuali note del Consigliere Greco o del M5S aventi analogo contenuto. Inoltre, essendo il sottoscritto contestualmente consigliere comunale e consigliere provinciale oltre a non fare il politico di professione, non ha molto tempo da dedicare a scrivere risposte a sterili provocazioni”.

 

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